Per quanto riguarda il bollettino pollinico della zona Centro Italia (Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise) durante la settimana che va dal 15 maggio al 22 maggio 2014 sono previsti valori alti in rialzo per i pollini di Graminacee e valori medi in rialzo per i pollini di Fagacee.
Non va meglio per i pollini di Oleacee, che sebbene presenti in concentrazioni basse, è prevista una tendenza al rialzo. Si mantengono stabili, su valori medi, i pollini di Parietaria (Urticacee), mentre va molto meglio per quanti soffrono di allergia ai pollini di Cipresso, per i quali sono previsti valori bassi in calo.
Si registrano valori assenti per Betulla, Ontano Nocciolo, Carpino e Compositae.
I valori più alti sono quindi previsti, ancora una volta, per i pollini di Graminacee, che si possono considerare tra le principali responsabili del raffreddore da fieno. Piante che si adattano facilmente ad ogni condizione climatica, hanno il loro periodo di massima pollinazione a maggio nell’Italia settentrionale e centrale ed a metà aprile in quella meridionale. La pollinazione continua poi fino a fine giugno con una riduzione in luglio ed agosto ed una ripresa, generalmente minore, tra fine agosto e settembre.
Ecco invece la media della concentrazione delle conte polliniche registrate dal 5 maggio al 11 maggio 2014:
Betulacee (Betulla): Assente – Betulacee (Ontano): Assente – Corylacee (Nocciolo): Assente – Corylacee (Carpini): Assente – Compositae (Artemisia): Assente – Compositae (Ambrosia): Assente – Fagacee: Assente – Graminee: Bassa – Oleacee: Assente – Urticacee: Assente – Cupressacee/Taxacee: Assente.
Ricordiamo che si tratta di dati che indicano i livelli di concentrazione atmosferica del polline e non i livelli di rischio di comparsa di sintomi di allergia, dal momento che questi variano per svariati e numerosi fattori.
Per cui i dati che abbiamo riportato sulle conte polliniche, che vanno adattati a ogni singolo caso, sono puramente indicativi e non possono in alcun modo sostituirsi al parere del medico di famiglia e allo specialista allergologo.
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