Quante volte le mamme e i papà si sono dannati a tavola perché il bimbo non vuole mangiare? Il momento della messa a tavola è una fase molto importante per il bambino che dallo svezzamento deve imparare l’importanza del cibo.
È un momento molto importante perché è da subito che il piccolo ha la possibilità di instaurare un buon rapporto con il cibo. Eppure è proprio a tavola che si commettono più errori, spesso perché si è esausti dai continui “no” e bocche serrate dei piccoli monelli.
In realtà il pranzo e/o la cena devono essere dei momenti molto rilassati, affinché il nostro bambino non “subisca” la messa a tavola.
Tutto nasce anche dallo stato d’animo del genitore. Spesso ci si prepara a questo momento con in testa frasi come “mangerà?”, “gli piacerà quello che ho cucinato?”, “cosa devo fare per fargli mangiare tutto?”.
E poi si prosegue con altri pensieri negativi come “ma perché non mangia?”, “cosa c’è che non va in quello che ho preparato?” e così via.
In realtà deve essere un momento spontaneo e non carico di aspettative, perché questo turbamento e stress della mamma o del papà si trasmette direttamente al piccolo che lo percepisce e s’innervosisce ancora prima di iniziare a mangiare.
Il cibo non deve essere un’arma di ricatto, perché è così che il bimbo inizierà il suo rapporto negativo con la tavola. Evitare quindi di dire frasi come “se non mangi non ti do/non ti compro/non ti porto/non ti voglio…”sono tutte espressione che rendono il cibo un’arma, un qualcosa di negativo che non deve essere per il bambino. Stessa cosa al positivo: “se mangi ti do/ti compro” ecc. ecc… sempre di un ricatto si tratta.
Mangiare non deve essere vissuto dal bambino come un dovere o per lui sarà sempre un momento di tortura, evitare quindi espressioni come “sbrigati”, “devi finire tutto quello che c’è nel piatto” o frasi del genere.
Provate a mettervi a tavola senza nessuna aspettativa, senza caricare il momento di ansie inutili, ma vivendolo come un momento sereno e spontaneo, magari in allegria.