Gli oleoliti sono dei macerati oleosi che si ottengono per lo più da piante e fiori freschi o essiccati.
Sono davvero un ottimo materiale di partenza per produrre creme o unguenti, oppure possono essere utilizzati come oli per applicazioni locali.
È possibile realizzare gli oleoliti in casa seguendo alcune indicazioni. Per realizzare un oleolito con il metodo del bagnomaria basta sminuzzare la pianta o il fiore e mescolare il tutto in un recipiente di acciaio o altro materiale inerte con olio di oliva. La dose di olio deve essere necessaria per coprire completamente la componente vegetale. L’olio infatti, non deve mai scendere sotto il livello del materiale vegetale, che intanto andrà a bagno maria per circa 2-4 ore con un coperchio (per la pianta secca) o un telo (per la pianta fresca).
Versate il tutto in un recipiente sul quale sarà stato posizionato un telo pulito o un filtro non metallico per filtrare il tutto e ottenere l’oleolito che andrà poi imbottigliato riempendo sino all’orlo.
Per il metodo della digestione solare, l’olio e le piante andranno in un recipiente scuro di vetro con coperchio stagno senza lasciare spazio tra olio e coperchio. Mettere il contenitore al sole di giorno e in luogo fresco e buio di notte, per 2-3 settimane, filtrare e imbottigliare come sopra.
La cosa da ricordare, per conservare gli oleoliti al meglio è quella di utilizzare utensili asciutti e di eliminare tutte l’eventuale acqua che per caso dovesse esser presente nell’olio e poi conservarlo in un luogo asciutto e al buio.
Fra gli oleoliti migliori da realizzare che si consigliano troviamo quello di calendula per le proprietà lenitive, antisettiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti, l’oleolito al caffè per le proprietà antiaging e contro la cellulite, l’oleolito di lavanda per le proprietà lenitive e rilassanti, l’oleolito di carota, ottimo come doposole, l’oleolito alla camomilla per le proprietà calmanti e nutrienti, adatto a pelli delicate.