Sempre più spesso l’afa e il caldo estivi ci spingono ad usare l’aria condizionata 24 ore su 24. A casa o in ufficio, sembra non esserci alternativa al condizionatore perché non si può resistere al caldo.
Capita però che si accusino dei fastidi proprio a causa dell’aria condizionata, ma prima di bandirla e morire di caldo solo perché il condizionatore “ci fa male”, è bene sapere che bastano pochi accorgimenti per ovviare a questi fastidi.
Una delle regole semplici da seguire è quella di non esagerare. Basta seguire la regola dei 5 gradi, ovvero non superare di più di 5 gradi la differenza di temperatura tra l’ambiente sterno e quello interno. In questo modo non si rischierà di prendere raffreddori, tracheiti o anche reazioni infiammatorie a livello osteomuscolare.
Se proprio non si può fare a meno del condizionatore di notte, per favorire il sonno, sarà bene che il bocchettone dell’aria non sia diretto proprio verso il letto. L’ideale è rinfrescare la stanza prima di andare a dormire, per poi spegnere il condizionatore al momento di mettersi a letto. La stanza sarà così fresca, si riuscirà ad addormentarsi senza patire conseguenze. Se poi si ha il condizionatore nel corridoio, basterà aprire le porte per lasciar passare l’aria fresca.
La cosa importante, soprattutto se in casa vivono soggetti allergici, è cambiare i filtri dei condizionatori una volta all’anno e lavarli almeno ogni quattro mesi. Possono diventare infatti, dei ricettacoli di microbi e allergeni.
Anche in macchina, quando utilizziamo l’aria condizionata, manteniamo la regola dei 5 gradi e non giriamo il bocchettone dell’aria verso di noi, andrà bene posizionarlo verso i finestrini.
Stesse regole valgono in ufficio, dove è comunque bene avere sempre con sé una sciarpa o un maglioncino per proteggersi dagli sbalzi di temperatura.