Ormai è risaputo che un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano fanno la differenza in termini di salute e benessere del nostro organismo. Ma contrariamente a quanto molti pensano, non c’è bisogno di ricorrere a chissà quali rimedi: Madre Natura ci offre tutto quello di cui abbiamo bisogno.
È il caso del Maqui, noto persino alle popolazioni antiche, la cui conoscenza è arrivata fino a noi. Il Maqui è un concentrato di polifenoli, dei potenti antiossidanti in grado di “regalare” giovinezza e moltissimi altri benefici. Arriva dalla Patagonia del Sud. Questa bacca dolce e dal blu intenso cresce su un grosso arbusto dalle foglie appuntite e dal fusto sottile ed elastico, che può raggiungere i cinque metri di altezza.
Il Maqui è la bacca con il maggior numero di antociani in assoluto: questo ha fatto sì che oltre all’utilizzo culinario (con il Maqui si preparano dolci, marmellate, succhi e coloranti naturali) questa straordinaria bacca sia molto apprezzata nel campo della nutrigenomica. Inoltre, la bacche del Maqui sono molto rare e pregiate: infatti il Maqui può essere raccolto solo a mano, una bacca alla volta, facendo attenzione a non spezzare gli arbusti. È talmente delicato che non è neppure possibile trasportare le bacche per lunghi tragitti: da noi è possibile trovare questo straordinario frutto sotto forma di integratore (si chiama Maqui Rx, dove “Rx” indica il metodo di filtraggio dell’estratto ottenuto dalle bacche).
Quali sono le proprietà del Maqui?
Il Maqui aiuta a combattere lo stress e migliora lo stato di benessere fisico più di qualsiasi altro frutto di bosco, proprio per la sua altissima concentrazione di polifenoli. Pensate che servirebbero 500 bicchieri di vino rosso per raggiungere la stessa quantità di antocianine contenute in una capsula di estratto di Maqui.
Questo straordinario frutto, che cresce solo nella remota Patagonia e che da noi si può trovare sotto forma di integratore, è in grado di modulare l’infiammazione cellulare. Stress e alimentazione sregolata, nel tempo, possono infatti causare seri danni all’organismo e dunque, oltre a cambiare stile di vita, è utilissimo introdurre nella propria dieta i polifenoli. I polifenoli sono in grado di coadiuvare le cellule nel conseguimento di uno stato energetico ottimale, attivando un particolare enzima che produce energia dai grassi, riducendo la sintesi del colesterolo e migliorando il flusso sanguigno.
I benefici più noti dei polifenoli, e quindi del Maqui, sono legati alla prevenzione delle patologie connesse all’invecchiamento. La pelle resta elastica, le rughe si attenuano e viene contrastato lo stress quotidiano. L’invecchiamento e l’ossidazione delle cellule vengono quindi mantenute sotto controllo migliorando non solo lo stato generale di benessere ma, di conseguenza, il proprio aspetto fisico.
Cosa pensano gli esperti del Maqui?
Giovanni Scapagnini, neuroscienziato e professore associato di Biochimica Clinica presso l’Università del Molise:
“I polifenoli rappresentano il futuro per la gestione della salute, in realtà facevano già parte della dieta dell’uomo primitivo, anche se la scienza li sta riscoprendo ora”.
Barry Sears, Ricercatore americano, massimo esperto mondiale sul controllo ormonale attraverso il cibo, Presidente della Inflammation Research Foundation di Boston, Usa:
“Se i polifenoli non facessero parte della nostra dieta, l’organismo ne diventerebbe un facile bersaglio, e sarebbe più soggetto a malattie croniche e a un rapido invecchiamento. Quello che mi colpisce del Maqui è il suo ruolo importante nel rallentamento del processo di invecchiamento, perché il Maqui è fondamentale nell’attivare l’enzima AMP Kinasi che è l’enzima della vita. Il Maqui è più avanti delle tecniche mediche che oggi abbiamo a disposizione per attivare l’AMP Kinasi.
Juan Carlos Bertoglio, professore associato di Medicina all’Università Austral del Cile:
“Le popolazioni originarie dell’arcipelago di Juan Fernandez, i mapuche, utilizzano il Maqui da sempre. Hanno richiamato la mia attenzione soprattutto le donne. Ci sono signore molto anziane che arrivano dalla campagna, che stanno al sole tutto il giorno, non hanno mai usato creme, intingoli di bellezza eccetera e hanno la pelle di una donna di 25/30 anni di età. Sicuramente questo è dovuto anche allo stile di vita, di cui fa parte un’alimentazione ricchissima di polifenoli e molto simile alla Zona, cioè essa comprende verdura e pesce, ma anche Maqui e movimento quotidiano”.
Silvana Hrelia, professore associato presso la Facoltà di Biochimica dell’Università di Bologna:
“Se parliamo di nutrizione preventiva e protettiva, il Maqui è un esempio vincente di alimento in grado di proteggere il nostro organismo da patologie cronico degenerative”.
Non ci resta quindi che ascoltare i consigli degli esperti e prenderci cura di noi stessi, migliorando il nostro stile di vita e l’alimentazione… non è mai troppo tardi per farlo!