Malgrado si desideri farlo, per molti stare all’aria aperta significa dover fare i conti con l’allergia ai pollini.
Per prevenire e curare i sintomi di questo tipo di allergie l’omeopatia ci offre la possibilità di fare una scelta terapeutica efficace e senza alcun effetto collaterale.
In fase preventiva l’ideale è iniziare la cura omeopatica almeno 2 mesi prima del periodo in cui è prevista la manifestazione allergica. Si consiglia di assumere diluizioni omeopatiche del polline a cui si risulta allergici, con una posologia di 5 granuli al giorno in diluizione 9 CH.
Può succedere però di essere allergici ai pollini di più piante, per cui, in questi casi, la soluzione è Pollensì. La sua composizione comprende più pollini (Gramigna, Erba mazzolina, Nocciolo, Betulla bianca, Parietaria, Artemisia, Ambrosia) diluiti alla 30 CH. Anche questa va a assunta un paio di mesi prima della pollinazione, in 5 granuli, 1-2 volte a settimana.
In fase di cura, quando i sintomi sono già comparsi, l’ideale per l’oculorinite allergica è il rimedio Sinalia, che in sostanza ne comprende 6 (Allium cepa 5 CH, Ambrosia artemisiaefolia 5 CH, Euphrasia officinalis 5 CH, Histaminum muriaticum 9 CH, Sabadilla officinarum 5 CH e Solidago virga aurea 5 CH), e che va assunto per un massimo di 6 volte al giorno, in 5 granuli.
Se il sintomo è una rinorrea non irritante l’ideale è cinque granuli ogni ora di Sabadilla 9 CH, per una rinorrea chiara si consigliano cinque granuli all’ora di Kalium iodatum 9 CH, per una rinorrea bruciante cinque granuli all’ora di Allium cepa 9 CH, quando c’è naso chiuso Sticta pulmonaria 9 CH di sera.
Se gli starnuti non danno tregua l’ideale è Nux Vomica 9 CH, cinque granuli all’ora, eventualmente in associazione con Histaminum 9 CH. Quando agli starnuti si associa naso colante, bruciore e irritazione, si consiglia Allium Cepa 5 CH e Arsenicum Album 9 CH.
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