La vescica iperattiva è ormai un problema che riguarda circa 3 milioni di italiani, anche se troppo spesso si tace su questo disturbo.
Sostanzialmente si tratta di una forma d’incontinenza urinaria che rischia di condizionare molto la vita di chi ne soffre, senza sapere che esistono delle vie d’uscita. Chi ne soffre tende ad uscire poco di casa per timore che questo problema rovini l’uscita, quando si esce si studia immediatamente dov’è collocata la toilette, si tende ad assumere meno liquidi, si indossano assorbenti in via preventiva e sempre in via preventiva si va in bagno prima di ogni spostamento.
Chi si rivede in questa descrizione spesso tace sul problema, considerato imbarazzante e anche la medicina non fa molto, considerando il problema poco grave, quando invece condiziona pesantemente la vita quotidiana di chi ne soffre. I farmaci adatti come gli antimuscarinici, a differenza di quanto accade in gran parte dei Paesi europei, in Italia sono totalmente a carico dei pazienti.
la patologia può colpire a qualunque età ma generalmente si manifesta dai 40 anni in su e i fattori di rischio maggiore sono: uro-ginecologica, menopausa, obesità, diabete, infezioni ricorrenti alle vie urinarie, assunzione di certi farmaci e alcune patologie del sistema nervoso centrale. I sintomi che danno l’allarme sono l’urgenza, l’incontinenza da urgenza, la frequenza e la necessità di fare pipì anche durante la notte.
Una che viene diagnosticata la sindrome da vescica iperattiva, è necessario ridurre tutti i fattori scatenanti (come una dieta per chi è in sovrappeso, o la riduzione delle bevande frizzanti particolarmente diuretiche), parallelamente si possono iniziare delle terapie. In questi casi viene consigliato un trattamento riabilitativo del pavimento pelvico e la rieducazione vescicale, per rafforzare la parete muscolare degli sfinteri e quindi il controllo della minzione.
Nei casi più gravi, in cui questo trattamento non dovesse funzionare, esiste un intervento chirurgico mini-invasivo, oltre che i farmaci antimuscarinici purtroppo a carico del paziente.
Intanto l’Italia è in attesa di un nuovo farmaco per il trattamento dell’incontinenza da urgenza nei pazienti con vescica iperattiva già autorizzato dall’Agenzia del Farmaco Europea, ma non ancora disponibile in Italia.