Quando si pensa ad una giornata al mare si pensa anche al relax e al divertimento. Non mancano però i fastidi, dovuti alle condizioni nelle quali ci si trova e quindi ai diversi fattori che possono invece stressare la pelle.
Sì perché per molti la giornata al mare può trasformarsi in un momento fastidioso a causa di sabbia, sale, umidità e così via. La pelle ne risente dunque, non solo per il sole forte, vediamo quindi come proteggere la nostra pelle da questi fastidi e quando è il caso di proteggerla.
Molte persone, al mare, sono infastidite dalla sabbia e a risentirne sono soprattutto i bambini, con la loro pelle delicata. I granelli di sabbia infatti, per il continuo sfregamento contro la pelle, rischiano di irritarla, arrossarla, generando dei puntini rossi e molto spesso anche prurito e bruciore. La soluzione in questo caso è lavare via la sabbia, basta un semplice bagno in mare o una doccia, avendo cura di lasciare particolarmente pulite le zone dell’inguine e delle ascelle, dove la sabbia si accumula con più facilità. Sarebbe poi una buona abitudine cambiare sempre il costume dopo il bagno, in modo da evitare che la sabbia si attacchi al costume bagnato, creando il connubio di sabbia e umidità che predispone a maggiori irritazioni.
Per quanto riguarda invece il sale che resta sulla pelle dopo il bagno in mare, secondo alcuni esperti non ci sarebbe da preoccuparsi. A meno che non si sia affetti da dermatiti, il sale marino può avere un effetto benefico sulla pelle, in quanto ha la capacità di richiamare acqua dall’interno dei nostri tessuti e quindi idrata il corpo in profondità. Può quindi essere rimosso con calma, con una doccia appena si torna a casa.
Estrema attenzione all’umidità, soprattutto per i più piccoli, che adorano giocare in riva al mare e sulla battigia, e non hanno sempre voglia di indossare le ciabatte nelle docce o cambiare il costume bagnato. È infatti in questi luoghi umidi che proliferano funghi e micosi.