Da sempre sinonimo di fast-food e cibo pesante, grasso e calorico, il McDonald’s sta conoscendo una sorta di crisi d’identità, oltre che una crisi economica vera e propria. Parliamo di queste “crisi” perché negli Stati Uniti le perdite della nota catena di fast-food si aggirano intorno al 4,6% e intorno al 2,2% nel resto del mondo.
Si tratta di un segnale molto chiaro, la catena deve rinnovarsi e deve farlo partendo dal green. Se negli spensierati ed eccessivi anni ’80, il McDonald’s ha conosciuto il suo periodo d’oro, negli anni 2000 la scena è progressivamente cambiata e la tendenza di questi anni, del nuovo anno e di quelli a venire, è certamente la ri-scoperta del cibo sano.
Cosa sta facendo dunque il McDonald’s per “salvarsi” ed adeguarsi alle nuove tendenze? Sta sperimentando un nuovo ristorante-laboratorio, aperto a Sidney e chiamato The Corner, dedicato a quanti pensano bene a ciò che mangiano.
L’ambiente è molto diverso da quello dei classici “Mc”, rilassato, con le mattonelle alle parete, i colori tenui, il vassoio di legno e il logo McCafè messo appena visibile in qualche angolo. Ma la vera rivoluzione sta per l’appunto nel cibo, nel menù, infatti, compaiono alimenti come insalata di quinoa e porridge alle pere, e in generale il cibo è considerato di qualità superiore.
C’è da dire che in Italia la catena non è in declino, anzi, sta conoscendo una costante crescita. Molti ritengono che il segreto di questo successo sia nel fatto che qui ci si è premuniti e il cibo è molto più local che altrove. In Italia, infatti, molti degli ingredienti, compresi quelli base come carni e farine, sono italiani e molto presto si arriverà al 90% di cibo completamente italiano nei McDonald’s. Aspettiamo comunque l’arrivo di questi nuovi locali per così dire hipster, che di certo potranno essere apprezzati anche in Italia.
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