Fare stretching o non fare stretching? Questo è un annoso dilemma. Ne avrete di certo sentite di tutti i colori, allungare i muscoli prima dell’allenamento, dopo l’allenamento o durante, oppure non farlo affatto.
Esistono poi diverse tipologie di stretching, come ad esempio lo stretching statico, che consiste nell’allungare un muscolo o un gruppo muscolare per poi mantenere lo stiramento massimo, non c’è alcun movimento e si deve arrivare alla posizione il più lentamente possibile. Lo stretching dinamico implica dei movimenti, l tipico esempio di stretching dinamico è rappresentato da oscillamenti piuttosto lenti e controllati di braccia e gambe.
Insomma, con tutto quello che si sente dire in giro, come si fa a capire cosa è giusto o sbagliato? Ecco dunque tutto quello che bisogna sapere ma anche tutto ciò che bisogna dimenticare per quanto riguardo lo stretching.
Falso: lo stretching prima dell’allenamento aiuta a prevenire gli infortuni.
Vero: le cose non stanno proprio così. In effetti alcuni tipi di stretching possono essere utili per la prevenzione degli infortuni, se fatto prima di alcune attività come il calcio ad esempio. In altri casi invece è perfettamente inutile, ciò che serve è il riscaldamento.
Falso: il riscaldamento previene i dolori muscolari.
Vero: in realtà non è così. Se insorge un indolenzimento muscolare si può utilizzare un foam roller che massaggia il muscolo.
Falso: sono flessibile di mio quindi non ho bisogno dello stretching.
Vero: la flessibilità può variare e quindi anche diminuire sensibilmente. L’ideale è avere una corretta stretch routine per aumentare la vostra flessibilità.
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