La celiachia è una malattia auto-immune dell’intestino tenue che può portare, tra le conseguenze, diarrea cronica e ritardo della crescita nei bambini. È una condizione permanente di intolleranza al glutine, una proteina contenuta in grano, orzo, segale e avena, la cui prevalenza nella popolazione pediatrica italiana è dello 0,7-1%.
Questo è quanto riporta il sito dell’Ospedale Bambino Gesù e per capire quali sono i bambini più a rischio celiachia, ci siamo affidati alla parola della dottoressa Antonella Diamanti, gastroenterologa e responsabile della Nutrizione Artificiale del Bambino Gesù, che spiega l’associazione esistente tra stagionalità e rischio di sviluppare la malattia celiaca:
Il possibile link tra stagione di nascita e sviluppo di celiachia, in soggetti geneticamente predisposti potrebbe essere rappresentato dalla concomitanza tra la prima introduzione del glutine (consigliata dai pediatri in genere a 6 mesi di età e quindi tra novembre e gennaio nei nati in estate) con il periodo di maggiore probabilità di esposizione ad infezioni gastrointestinali virali acute da Rotavirus. Si tratta della causa più comune di gastroenterite pediatrica in neonati e bambini al di sotto dei 5 anni e che si manifesta con più frequenza tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Alcuni studi epidemiologici, infatti, hanno evidenziato che un alto tasso di infezioni da Rotavirus può incrementare il rischio di sviluppare la malattia celiaca in soggetti geneticamente predisposti.
I bambini nati in estate, dunque, possono correre un più alto rischio di sviluppare la malattia celiaca. E’ quanto emerge da uno studio clinico coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e pubblicato di recente sulla rivista scientifica European Journal of Pediatrics.
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