Per quanto riguarda il bollettino pollinico della zona Centro Italia (Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise) durante la settimana che va dal 01 ottobre al 08 ottobre 2015, sono previste alcune novità.
Si prevedono valori bassi in calo per quanto riguarda la concentrazione nell’aria dei pollini di Compositae, Graminacee e Parietaria (Urticacee).
La famiglia delle Graminacee include numerose tipologie di piante, sia coltivate che spontanee e la loro presenza si concentra soprattutto nella valle padana, negli Appennini centrali, in Campania ed in Sardegna.
Della famiglia delle Urticacee la Parietaria è per la verità la specie più importante, è molto comune e la si può trovare per di più lungo le strade, sui ruderi e sui muri. La fioritura avviene da marzo ad ottobre. La concentrazione di questo polline è molto alta nelle regioni del Sud Italia ed in Liguria.
Per la famiglia delle Compositae, segnaliamo l’Artemisia, un’erba perenne che viene definita anche assenzio selvatico, molto diffusa e che cresce lungo le strade, sui ruderi, nelle zone boscose e anche lungo i torrenti. Come dicevamo è molto diffusa e la si può trovare dalle regioni più a nord fino a quelle mediterranee.
La sua fioritura è tipica dell’estate-autunno. Purtroppo la sua incidenza allergica è molto alta, l’Artemisia infatti produce grandi quantità di polline altamente allergico con picchi di concentrazione tra agosto e fine settembre.
La sensibilità a questo polline è spesso associata a quella con altri pollini, tipo Parietaria o Graminacea.
Anche l’Ambrosia fa parte delle Compositae ma è meno diffusa dell’Artemisia. Si concentra per lo più nelle regioni del nord, specialmente in Lombardia e la pollinazione di queste piante avviene nel periodo che va da luglio a settembre.
Peggiora inoltre, notevolmente, la situazione dell’Alternaria la cui concentrazione si attesta su livelli alti. Si tratta di un fungo che ha una sua incidenza allergica.
Si registrano valori assenti per quanto riguarda i pollini di Betulla, Ontano, Nocciolo, Carpino, Fagacee, Oleacee e Cipresso.
Ricordiamo che si tratta di dati che indicano i livelli di concentrazione atmosferica del polline e non i livelli di rischio di comparsa di sintomi di allergia, dal momento che questi variano per svariati e numerosi fattori.
Per cui i dati che abbiamo riportato sulle conte polliniche, che vanno adattati a ogni singolo caso, sono puramente indicativi e non possono in alcun modo sostituirsi al parere del medico di famiglia e allo specialista allergologo.
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