In questi giorni corre il 50esimo anniversario dell’AIRC, e nei giorni scorsi vi abbiamo parlato dei progressi della ricerca. Ecco quanto si legge sul sito airc.it a proposito dei tumori femminili:
AIRC compie 50 anni di vita e celebra mezzo secolo dedicato alla ricerca oncologica orientata al paziente e soprattutto alle pazienti. È, infatti, giusto ricordare che tra i primi studi finanziati da AIRC c’è stata la sperimentazione della cosiddetta quadrantectomia, la tecnica di chirurgia conservativa, messa a punto da Umberto Veronesi all’Istituto nazionale tumori di Milano, che ha permesso a molte donne di superare un cancro del seno senza menomazioni fisiche e in sicurezza. È stato il primo di un gran numero di studi dedicati alle malattie oncologiche che colpiscono prevalentemente il gentil sesso.
Da allora per le donne che si ammalano le prospettive sono molto migliorate, grazie anche agli sviluppi dell’oncologia molecolare e della medicina personalizzata: oggi i tassi di sopravvivenza a cinque anni sono del 54 per cento (secondo i dati AIRTUM), comprendendo in questa stima sia i tumori ad altissima curabilità, come quello al seno, sia altri più difficili da affrontare, come il tumore dell’ovaio.
È il risultato degli sforzi compiuti dalla ricerca su e per le donne, che fa il punto su un cambiamento che non è stato solo scientifico ma anche culturale.
La medicina, un tempo basata prevalentemente sullo studio degli organismi maschili, è diventata più amica delle donne e i risultati non si sono fatti attendere anche in termini di possibilità di cura.
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