I ricoveri ospedalieri sono in diminuzione. Anche se non è possibile fare un confronto diretto dei valori assoluti associati a dimissioni e giornate, è possibile confrontare invece percentuali e tassi. In generale si assiste ad una diminuzione del volume di attività erogata.
Sul sito del Ministero della Sanità è stato pubblicato l’ultimo Rapporto sull’attività ospedaliera per il primo semestre 2015 e nel presentare i dati, sono stati esposti in modo sintetico i risultati della disamina del SSN.
Nel primo semestre 2015 risulta in diminuzione il volume di attività ospedaliera erogata in Italia: sono state registrate 3.178.661 dimissioni per acuti in regime ordinario e 877.627 in regime diurno (queste ultime pari al 21,6% del totale delle dimissioni per Acuti), 170.730 dimissioni in riabilitazione (di cui poco più del 92% in regime ordinario) e 54.635 dimissioni per lungodegenza. Il corrispondente volume di giornate erogate si attesta a 21.790.190 giornate per acuti in regime ordinario e 1.628.193 accessi in regime diurno, 4.285.207 giornate in riabilitazione (di cui oltre il 95% in regime ordinario) e 1.499.303 giornate in lungodegenza.
Questi i dati più nel dettaglio:
Il numero di dimissioni per acuti in regime ordinario passa da 3.208.701 a 3.178.661 unità, con una riduzione dello 0,9%, mentre il corrispondente volume di giornate si mantiene pressoché costante (con un lievissimo aumento da 21.778.462 a 21.790.190 unità); il numero di dimissioni per acuti in regime diurno mostra una riduzione più marcata (-4,7%), passando da 920.757 a 877.627 dimissioni, e da 1.716.604 a 1.628.193 giornate (-5,2%). Il numero di dimissioni per riabilitazione in regime ordinario si incrementa del 1,3% (da 156.245 a 158.196 unità), mentre il corrispondente volume di giornate si incrementa di circa 1,1% (da 4.062.792 a 4.105.981 unità); al contrario, l’attività di riabilitazione in regime diurno mostra una riduzione pari a -4,9% per le dimissioni (da 13.184 a 12.534 unità) e -1,4% per le giornate (da 181.763 a 179.226 unità). Infine, per l’attività di lungodegenza si osserva un incremento delle dimissioni da 53.571 a 54.635 unità (+2%) mentre le giornate rimangono sostanzialmente costanti (da 1.498.229 a 1.499.303 unità).