L’aceto che si usa per condire le insalate e molti altri alimenti, può essere considerato anche uno strumento dimagrante? Ecco il perché di una risposta affermativa.
L’ceto di vino è un prodotto della fermentazione del vino che grazie ad alcuni batteri è in grado di svolgere un’azione disinfettante sulla flora intestinale fino a combattere anche la ritenzione idrica. Si tratta di un alimento ricco di sali minerali e povero di calorie, spesso usato come condimento privilegiato nelle diete. Elisabetta Sedda, naturopata, spiega che
«Se assunto prima di mangiare l’aceto può placare il senso di fame, mentre durante i pasti aiuta la digestione. Tuttavia è bene fare attenzione».
Come spiegato in precedenza placa il senso di fame e per questo anche nell’antichità le donne che volevano restare in forma erano solite berne un po’ prima dei pasti. In realtà bisognerebbe impararne il dosaggio. Basta un cucchiaino di aceto in un bicchiere d’acqua prima dei pasti per favorire il metabolismo e placare il senso di fame improvvisa. Un’abitudine che tra l’altro è anche salutare.
L’aceto può intervenire sul metabolismo, svolgere un’azione antiossidante e mantenere sana la flora intestinale. Tuttavia bisogna evitare di esagerare con le quantità e soprattutto scegliere prodotti molto buoni. Come spiegano in più gli esperti, è fondamentale non usare l’aceto nelle pentole perché a livello chimico provoca una reazione che porta al disciogliersi di una buona quantità di metallo attraverso il cibo. Se non si potesse evitare tale trafila, sarebbe il caso di trasferire sempre e velocemente i piatti cucinati dalla pentola al piatto.