Una notizia che arriva da Roma: è in corso un’epidemia di stafilococco all’Ospedale San Camillo dove si registrano già 16 bambini contagiati. Come si sta procedendo.
Tutto è iniziato da un bambino del nido. Il 23 febbraio scorso il bambino è arrivato in ospedale e in poco tempo è scattato l’allarme. Sono stati 16 i bambini (privi di altre patologie) all’interno dell’ospedale risultati positivi al batterio. Mentre il personale coinvolto è stato di 17 individui ‘colonizzati’, ovvero che sono venuti in contatto con il batterio senza sviluppare la malattia. Sono stati sottoposti a controlli con tampone nasale 215 operatori (Nido, Patologia neonatale, Terapia intensiva neonatale e subintesiva, blocco ostetrico e ginecologia).
La buona notizia, riportata anche dalle agenzie è che “Non si è registrato nessun caso tra i genitori dei bimbi e dall’11 marzo, l’ultimo giorno in cui sono stati fatti altri controlli, non c’è stato nessun nuovo caso. Il 23 febbraio scorso la direttrice dell’Uoc di Neonatologia ha allertato la direzione sanitaria per la presenza in alcuni bambini del nido di segnali (lesioni della cute, congiuntivite e otite) riconducibili al batterio, che si trasmette per via aerea”.
E’ scattata tempestivamente la procedura classica, è stato attivato il Servizio regionale di sorveglianza epidemiologica e controllo delle malattie infettive. Sono partite delle indagini epidemiologiche che hanno dato esito positivo per 16 bimbi in totale.
I bambini contagiati sono stati separati dai bambini negativi al batterio. Tutto l’ambiente è stato bonificato e gli operatori seppure controllati e negativi, sono stati allontanati dal servizio per 48 ore. È stato individuato anche un nido alternativo ed è stato stabilito un percorso diverso.
La struttura non è stata chiusa perché sono state immediatamente identificate aree distinte in cui sono stati collocati i bambini coinvolti.