Mangiare senza la televisione è provvidenziale per la linea. Altro che calcolo del metabolismo, qui stiamo parlando di abitudine a guardare la tv mentre si mangia. Lo fanno tantissime famiglie senza rendersi conto che per la salute non è affatto un bene.
Una ricerca pubblicata sul Telegraph e riportata in Italia dall’Adnkronos, parte dalla considerazione che mangiare davanti alla televisione è diventata negli anni un’abitudine sempre più diffusa. Le famiglie scambiano la tavola per il divano, tanto che fra le mura di casa 6 pasti su 10 avvengono a schermo acceso. Una percentuale davvero incredibile.
“Nella maggior parte dei casi – dice Mohr – consumatori e scienziati hanno sottovalutato il ruolo del ‘suono dei cibi’ come importante elemento sensoriale nell’esperienza del mangiare”. E “mascherare il rumore prodotto dal consumo di cibo – avverte Elder – spinge ad assumerne più di quanto si farebbe” senza interferenze acustiche.
La coppia di studiosi per provare la teoria, ha condotto 3 esperimenti separati sull’effetto del suono della masticazione, scoprendo che anche solo invitare una persona a pensare al rumore della bocca la porta a ridurre il consumo di cibo. E più il ‘suono alimentare’ è intenso, meno si mangia. Ai partecipanti a un test, per esempio, sono state fatte indossare delle cuffie per ascoltare della musica mentre mangiavano uno snack. In un gruppo le cuffie producevano suono forti, nell’altro no. E’ risultato che le persone mangiavano 4 salatini nel primo gruppo e meno di 3 nel secondo. “Può sembrare poca cosa, ma nell’arco di una settimana, un mese, un anno diventa importante”, garantisce Elder.
Se fosse una questione legata esclusivamente al rumore, sarebbe davvero fantastico dimagrire. La dieta che parte dall’ascolto e dalle orecchie. Un’ottima proposta di nozze con la sana alimentazione.