Aprile dolce dormire. Il detto non fa altro che avallare una situazione ricorrente, quella in cui il nostro corpo fatica a rimettersi in ordine e stare al passo con il tempo che cambia. Secondo gli esperti per combattere la stanchezza ma anche i chili di troppo, basta un po’ di cioccolato nero al mattino.
Il cioccolato nero, il cioccolato fondente è considerato un toccasana per moltissime patologie. Lo si usa per combattere i chili di troppo, la stanchezza, i problemi cardiovascolari e molto altro ancora. Una recente ricerca parla dell’uso del cioccolato nero per combattere i chili di troppo e anche la stanchezza improvvisa. A spiegarlo è una ricerca riportata dall’Andkronos che sottolinea più volte che comunque si parla di cioccolato nero e non di tutto il cioccolato che sarà in circolazione.
Via libera al cioccolato, purché fondente e consumato all’ora giusta. “Diversi studi scientifici dimostrano che il cacao, e quindi il cioccolato fondente, aiuta a dimagrire, migliora l’umore e svolge una funzione antiossidante. Il momento migliore per consumarlo va dalla mattina al pomeriggio, per avere una sferzata di energia costante, un umore allegro, un boost al metabolismo”, spiega all’AdnKronos Salute Serena Missori, specialista in endocrinologia, diabetologia e nutrizione e autrice di ‘Allenati, mangia, e sorridi. Riequilibra l’intestino e torna in forma con il programma Re-Start’.
Insomma, la varietà fondente dal 70% in poi, con poco zucchero aggiunto, aromatizzato all’arancia, al peperoncino, alla cannella, alla vaniglia, con la granella di cacao, è l’ideale per concedersi un peccato di gola che addirittura può far bene alla linea e all’umore. “La Pasqua coincide spesso con l’arrivo della primavera, che porta con sé cambiamenti umorali, squilibri della serotonina e tanta voglia di dolci, che è compensatoria. Approfittando delle uova pasquali, possiamo trarne il massimo beneficio senza troppe ripercussioni sulla linea, scegliendo il cioccolato giusto”, afferma Missori. Quanto mangiarne? “La quantità deve essere compresa fra i 30 e i 70 grammi, a seconda del proprio metabolismo, del biotipo morfologico e dell’attività fisica svolta”.