Capita spesso che durante una sessione di fitness si cerchi di capire quante calorie sono state bruciate. Il problema è che molte volte per il calcolo ci si affida ad una serie di braccialetti conta-calorie che ultimamente sono stati bocciati dalla scienza.
Se il fitness invita a bruciare le calorie, la scienza consiglia di bruciare sì ma di non affidarsi ai soliti braccialetti conta calorie bruciate, perché non sono affidabili. La ricerca in proposito è stata pubblicata su Focus. Il primo elemento evidente è che si tratta di uno strumento da usare come contapassi ma non come contacalorie:
Questo genere di dispositivi, avverte Daniela Lucini, responsabile della Sezione di Medicina dell’esercizio fisico dell’Irccs Humanitas di Rozzano (Milano), possono essere utili per esempio come conta-passi, ma solo se usati sotto la guida di uno specialista. Nella ricerca 12 braccialetti fitness, di cui 8 fra i più venduti in Giappone, sono stati messi a confronto con 2 metodi scientifici per valutare il dispendio di energia: la camera metabolica e la somministrazione di acqua doppiamente marcata per effettuare il test delle urine. L’indagine ha coinvolto un campione piuttosto ristretto, composto da 19 adulti in salute, 9 uomini e 10 donne dai 21 ai 50 anni, non obesi e in grado di svolgere regolare attività fisica. Elementi, questi ultimi, che secondo gli stessi autori potrebbero rappresentare una limitazione dello studio.
La bocciatura arriva da uno studio condotto dal National Institute of Health and Nutrition di Tokyo, pubblicato su ‘Jama Internal Medicine’, ripreso e commentato su ‘Humanitas Salute’.
“Lo studio – afferma Lucini – prova che questi strumenti non sono accurati nel misurare le calorie consumate. Questo è un dato che può essere quantificato solo con metodi piuttosto complessi in laboratorio”.