I vaccini sollevano sempre tante polemiche: sono sicuri? Sono collegati all’autismo? In questo caso parliamo di quesiti emersi negli ultimi anni in relazione ai vaccini per bambini. Parliamo invece dei vaccini degli adulti. Una recente ricerca dimostra che quelli per le donne in gravidanza proteggono anche il bambino.
Un’esperta intervistata dall’Ansa spiega che vaccinare le donne in gravidanza, contro alcune malattie, protegge il neonato e riduce il rischio di alcune infezioni prevenibili che possono colpire il bambino nei primi mesi di vita. Le vaccinazioni raccomandate in gravidanza sono quelle contro difterite, tetano, pertosse e influenza. L’esperta che ha affermato il tutto si chiama Susanna Esposito ed è presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (Waidid).
Spiega l’esperta,
”hanno infatti dimostrato che un’efficace trasmissione di anticorpi materni al bambino avvenga soprattutto dopo la 32/ma settimana di gestazione. Le vaccinazioni in gravidanza, dunque, riducono il rischio di infezioni nel bambino nei primi mesi di vita e durante la sua infanzia. La somministrazione di alcuni vaccini nelle donne gravide, come quello contro la pertosse o l’influenza, hanno il duplice obiettivo di proteggere la mamma e il bambino”. Se da una parte, tuttavia, ”durante la gravidanza sono controindicati i vaccini vivi attenuati come quello contro il morbillo e la rosolia – precisa Esposito – possono essere invece somministrati in sicurezza e vanno appunto raccomandati i vaccini cosiddetti inattivi a base di proteine”. Inoltre, sottolinea, ”la sicurezza dei vaccini è elevata e documentata dalla costante attività di sorveglianza dei possibili eventi avversi e dagli studi di sicurezza che vengono effettuati sia prima dell’autorizzazione che dopo l’immissione in commercio di ogni vaccino”.