Chi è allergico, da poco o da sempre, sa che in questa stagione dovrà fare attenzione ai pollini e magari prendere le contro misure con qualche antistaminico. In realtà è possibile tutelarsi anche partendo da una corretta informazione su pollini e allergie.
Un articolo apparso prima dell’inizio della primavera, su La stampa, spiega che le allergie quest’anno sono arrivate con anticipo per via dei cambiamenti climatici, per cui oggi siamo invitati a non associare l’allergia alla primavera.
Esiste un calendario pollinico che parte con cipressi e noccioli a fine inverno, passa per graminacee e composite in primavera, termina con l’ambrosia in estate. Il guaio è che questo calendario non è immutabile. Cambia come cambia il clima.
«E in questi anni il trend è chiaro: un anticipo dell’inizio e un posticipo della fine», dice Giovanni Rolla, docente di allergologia all’Università di Torino. E il grande problema è la polisensibilizzazione. Su 100 allergici, 80 reagiscono a più di una pianta. Non è ancora stata fatta una valutazione sistematica in materia, ma già sappiamo che le malattie allergiche e l’asma sono fortemente influenzate dai cambiamenti climatici. La gravità di allergie e asma è strettamente legata alla qualità dell’aria».
Ma dove trovare il famoso calendario dei pollini? In questa pagina, selezionando la regione che interessa con un click sulla cartina dell’Italia si può ulteriormente selezionare ogni singolo polline o spora fungina, utilizzando la finestra di scelta. A questo punto, cliccando sul tasto visualizza, si potrà visionare, per ogni singolo allergene, la conta pollinica della settimana a confronto con quella della settimana precedente ed ottenere inoltre la tendenza (in aumento, in diminuzione o stazionaria qualora la variazione tra le due settimane sia inferiore al 20%).