L’aspettativa di vita è in calo per la prima volta nella storia. Lo ha evidenziato un rapporto Osservasalute che parla della riduzione dell’attività di prevenzione delle malattie. Ecco i dati essenziali della ricerca.
Per la prima volta l’aspettativa di vita è in calo. Nel 2015 la speranza di vita per gli uomini era di 80,1 anni, 84,7 anni per le donne. Si tratta del dato più basso rispetto al 2014 (80,3 anni per gli uomini e 85,0 anni per le donne). L’andamento ha riguardato tutte le Regioni e questo un po’ preoccupa.
L’indice più alto di longevità si registra nella provincia di Trento, sia per gli uomini sia per le donne (rispettivamente, 81,3 anni e 86,1 anni). La Campania, invece, è la Regione dove la speranza di vita alla nascita è più bassa: 78,5 anni per gli uomini e 83,3 anni per le donne. Il rapporto dipinge inoltre un Paese sempre più vecchio: un italiano su cinque ha infatti più di 65 anni. E’ addirittura “boom” di ultracentenari: circa 19mila i casi nel 2015, più che triplicati rispetto ai 5.650 del 2002.
Le cause di morte
E quali sarebbero le cause di morte più frequenti? Ischemia e infarto, patologie legati a problemi cardiovascolari. Si deve pensare che da sole queste sono le cause di più di 75 mila decessi. A seguire le malattie cerebrovascolari (61.255 morti, pari a quasi il 10% del totale) e le altre malattie del cuore non di origine ischemica (48.384 morti, pari a circa l’8% del totale). Tutti i dati indicati tra parentesi e le parole di Walter Ricciardi sono state riportate dal TGCOM.
“Il calo è generalizzato per tutte le Regioni”, ha spiegato Walter Ricciardi, direttore dell’osservatorio sulla Salute delle Regioni. “Normalmente – ha aggiunto – un anno ogni quattro anni è un segnale d’allarme, anche se dovremo aspettare l’anno prossimo per vedere se si tratta di un trend. Siamo il fanalino di coda nella prevenzione nel mondo, e questo ha un peso”.