Si dice sempre genio e sregolatezza, genio e follia, indicando un legame tra coloro che sono al di sopra delle righe e il seme della pazzia. Adesso è arrivata una conferma scientifica a questo detto. Lo racconta l’Adnkronos prendendo spunto da uno studio filippino.
È stato condotto uno studio scientifico dagli psicologi della De La Salle University filippina. Lo stesso studio è stato pubblicato su “Personality and Individual Differences“, che riconosce elementi in comune fra artisti, attori, musicisti e persone con caratteristiche definibili come “tratti psicotici”. In pratica la personalità più geniale è anche quella più folle.
Secondo i risultati del team diretto da Adrianne John Galang che ha coordinato 3 indagini in materia, fra gli ingredienti fondamentali della performance artistica ci sarebbero disinibizione, audacia, spregiudicatezza e narcisismo. I geni e così anche i folli, hanno inoltre la propensione a prendersi dei rischi, tendono addirittura verso una certa forma di disonestà intesa. Il che non deriva dall’inclinazione alla falsità ma dalla capacità di ‘sdoppiarsi’ con flessibilità e adattamento. Non sono elementi che fanno parte della personalità dei geni e dei folli, i comportamenti antisociali a volte riconducibili al tratto psicopatico, per esempio la crudeltà. Spiega ancora l’Adnkronos:
I dati raccolti da Galang non indicano che gli artisti rischiano di sviluppare problemi psicotici nel tempo, ma aiutano a comprendere le caratteristiche chiave della creatività e dell’espressione artistica di frontiera.La speranza dei ricercatori è di poter aiutare le persone che mostrano elementi comuni al ‘genio’ e alla ‘follia’ a canalizzare le proprie energie verso l’arte, salvandosi dalla malattia.
Adesso c’è da chiedersi ma i geni sono sempre folli? I folli sono sempre dei geni?