Non è vero che i cibi salutari lo sono per sempre. Periodicamente infatti, delle organizzazioni mondiali come la Food and Drug Administration, rileggono la lista degli ingredienti e dei cibi che fanno bene e fanno male alla salute. Ecco come sono stati revisionati di recente.
I legislatori, anche in virtù della globalizzazione e considerando l’ingresso sempre più massiccio sui mercati locali, dei cibi stranieri, chiedono che ci siano maggiori controlli e più sicurezza nella valutazione dei cibi salutari. La notizia è stata data dall’Adnkronos che registra i cambiamenti in corso nella nostra società.
Per tutti questi motivi di natura alimentare la Fda per la prima volta dagli anni Novanta pianifica una revisione della definizione ufficiale di cosa è ‘salutare’. Nel mirino dell’Agenzia, la composizione dei cibi alla luce delle attuali conoscenze nutrizionali.
Per questo la Fda (fonte Adnkronos), si legge sul ‘Wall Street Journal’, aprirà una consultazione al pubblico e agli esperti di alimentazione per chiedere quale potrebbe essere una moderna definizione di ‘salutare’, dando il via a un processo che potrebbe richiedere anni per arrivare alla conclusione. Annunciando la novità, la Fda spiega:
“Riteniamo sia il momento opportuno per riesaminare le regole che riguardano il contenuto degli alimenti” definiti nei claim salutari.
Il termine ‘salutare’ è stato definito in modo ufficiale nel 1995, e all’epoca il basso contenuto di grassi era la principale preoccupazione dei medici. Lo zucchero non era sul radar della Fda, o dei nutrizionisti. Da allora però è stata fatta molta ricerca, l’idea di ciò che è salutare è cambiata, e dunque sembra arrivato il momento per aggiornare questa definizione.