Da anni si ritiene che gli effetti della cattiva alimentazione sulla salute siano importanti. Per esempio anche il mal di testa, messo sotto la lente d’ingrandimento, rivela di avere un legame con quel che si consuma. Ecco come tutelarsi da questi semplici malanni con una giusta dieta.
Tutto quel che c’è da sapere è contenuto in un libro che è disponibile in libreria. Si tratta di “Mangia sano che ti passa” (Edizioni Internazionali) a cura di Piero Barbanti ed Emilio Jirillo che sono l’uno responsabile del Centro per la diagnosi e terapia delle cefalee e del dolore dell’IRCSS di Roma e l’altro professore ordinario di Immonologia all’Università A. Moro di Bari. Ecco quello che a proposito del libro riporta l’Adnkronos:
Il libro propone anche un abbecedario del mal di testa: ‘dalla A alla Z, tutti gli alimenti ritenuti a torto o a ragione nemici del mal di testa’. A come Alcol. Gli alcolici possono scatenare la cefalea in tutti ma soprattutto negli emicranici – sottolineano gli autori – La cefalea può comparire entro 3 ore dalla bevuta (cefalea immediata) o tra le 5 e le 12 ore successive (cefalea immediata). In questo ultimo caso le bevande più a rischio sono il vino bianco ed i liquori scuri (whisky, bourbon); B come bere molta acqua: berne poco facilita il mal di testa perché induce squilibri elettrolitici, disfunzioni energetiche, disturbi vegetativi e modificazioni dell’encefalo. L’iperidratazione (cioè incrementare di 1-1.5 litri l’apporto idrico rispetto al normale) sembra avere proprietà preventive nell’emicrania; C come cioccolato: non c’è alcuna evidenza scientifica che questo alimento provochi il mal di testa. La verità è che la fame di cioccolato è un tipico campanello d’allarme dell’arrivo della crisi emicranica in diversi soggetti.