I Pediatri avvertono che a primavera potrebbe scoppiare l’epidemia di occhi rossi e indicano un decalogo di cose da fare e da sapere per contrastare il fenomeno. Riportiamo la prima delle dieci tappe indicando il resto del testo da stampare e conservare, soprattutto da parte delle mamme apprensive.
Pollini, vento, corpi estranei. Ognuno di questi elementi, unito al cloro e alle infezioni scatenate da virus e batteri contribuisce a dare prurito agli occhi dei bambini. Cosa bisogna fare e sapere? Prima di tutto l’osservazione del fenomeno.
Se il bambino ha gli occhi rossi e lacrima…
Possibilità A: Il bambino ha una lacrimazione abbondante. B: gli occhi hanno una lacrimazione normale. Risposta A: spesso il primo segno della congiuntivite, cioè l’infezione superficiale dell’occhio, “è proprio l’aumento della quantità di lacrime, infatti l’occhio cerca di difendersi lavando la propria superficie con le lacrime per allontanare le sostanze potenzialmente dannose. Il risultato è una produzione di lacrime superiore al normale: il canale che le dovrebbe raccogliere e convogliare nel naso non ce la fa, un po’ come avviene quando piove, gli scarichi delle strade sono insufficienti e si determinano gli allagamenti. Le lacrime che non vengono convogliate verso il naso, usciranno fuori e così si vedono gli occhi umidi o, soprattutto nel bambino molto piccolo, che escono dall’occhio. Un’abbondante lacrimazione, perciò, è il primo segno dell’infiammazione dell’occhio e può essere il primo sintomo della congiuntivite”.
Che cosa fare? Per asciugare gli occhi va bene anche un fazzoletto pulito, ma meglio usare un batuffolo di cotone fatto bollire per 5-10 minuti (e raffreddato) nell’acqua del rubinetto. Esistono in commercio anche garze detergenti monouso. In caso di occhi ‘appiccicosi’, raffreddore o febbre, “continua il percorso e vai alla seconda tappa”. Risposta B: continua il percorso e vai alla seconda tappa.
Il resto delle indicazioni dei pediatri è riportato dall’Adnkronos.