La dieta senza glutine è l’unica alternativa da seguire per coloro che soffrono di celiacha, disturbo infiammatorio che colpisce l’intestino tenue e che, come affermato dalla Associazione Italiana Celiachia, è causata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Ma chi, pur non essendo celiaco, decide di seguire una alimentazione gluten free, espone il proprio organismo a rischi ben marcati.
A sostenerlo è Norelle Reilly della Columbia University, che ha condotto una ricerca pubblicata su The Journal of Pediatrics. In particolar modo la dottoressa spiega che l’esclusione del glutine dalla dieta, soprattutto nei bimbi che attraversano l’età pediatrica, non è scevra da rischi. Insomma la dieta senza glutine è l’unica strada da seguire per chi soffre di celiachia ma è decisamente sconsigliata per chi invece celiaco non è.
► COME SEGUIRE LA DIETA SENZA GLUTINE
Un dato però è piuttosto allarmante: negli ultimi due anni negli Stati Uniti gli acquisti di alimenti senza glutine sono aumentati del 136%. E non tutti coloro che li comprano sono persone malate di celiachia. E molto spesso anche gli italiani tendono ad acquistare alimenti senza glutine solo per la paura di ammalarsi non valutando invece che le conseguenze di una tale decisione possono essere tante e non sempre positive sulla salute. Afferma Norelle Reilly:
► GLI ‘SVANTAGGI’ DELLA DIETA SENZA GLUTINE
Uno dei principali errori è pensare che la dieta ‘gluten-free’ sia una scelta salutare senza svantaggi. In realtà non c’è nessun prova che senza celiachia o intolleranze ci siano vantaggi per la salute. Inoltre questo tipo di alimentazione può aumentare l’assunzione di grassi e calorie, contribuire a deficienze nutrizionali e rendere impossibile una eventuale diagnosi di celiachia
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