In estate è facile che s’incappi nelle zecche, una rogna non da poco soprattutto quando non se ne comprende la pericolosità e non si sa come comportarsi. Per fortuna gli esperti dell’Ospedale Bambin Gesù offrono a genitori e adulti una serie di indicazioni fondamentali.
Sicuramente si dovranno tenere alla larga dalle zecche, coloro che frequentano ambienti di campagna, considerando che questi insetti si attaccano a peli, capelli e vestiti. In genere, quando il bambino è a riposo, può essere morso dal parassita in questione che si ciba del sangue dell’uomo ma può anche essere veicolo di trasmissione di pericolose malattie infettive. Se si è punti da una zecca occorre quindi individuare il morso e rimuovere il parassita. Ecco i consigli.
Contatto e rimozione
Innanzitutto va specificato che il morso di zecca, a differenza delle punture di vespe, tafani, api, zanzare,non è doloroso e non dà prurito. Per questo motivo è molto difficile accorgersi della presenza del parassita nel momento in cui si attacca al corpo. Quasi sempre la consapevolezza di essere entrati in contatto con l’animale sopraggiunge a distanza di tempo, quando le aree circostanti il morso iniziano a causare fastidiosi pruriti. Questi piccoli animali, lunghi da un paio di mm fino a 1 cm, sono generalmente di color marrone, ma una volta che hanno iniziato a succhiare il sangue, assumono una colorazione rossa. A quel punto è necessario procedere alla sua rimozione dalla cute, con molta attenzione.
La prima regola da seguire è di non lasciarsi prendere dal panico. La rimozione dell’animale è un’operazione piuttosto delicata, che non può essere fatta con fretta, ma necessita di precisione e sangue freddo. In caso contrario, movimenti bruschi o affrettati, potrebbero determinare una non corretta rimozione e alcune parti dell’animale potrebbero restare attaccate.
Il metodo migliore per liberarsi dell’animale, è quello di afferrarlo alla base, il più vicino possibile al rostro (piccolo uncino con il quale la zecca rimane attaccata alla pelle). Lo strumento per effettuare questa operazione può essere una pinzetta – in farmacia ne esistono apposite, ma una pinzetta comune va bene lo stesso. Una volta afferrata saldamente, farla roteare delicatamente.