Barilla ha deciso di fare attenzione alla salute di tutti coloro che amano la pasta e i suoi prodotti a base di grano. Ha deciso per questo di ridurre componenti essenziali ma anche anche dannosi per la salute se ingeriti in proporzioni elevate. Ecco cosa ha fatto l’industria citata.
Iniziamo dalle parole di Guido Barilla:
«I temi del benessere delle persone, della sicurezza alimentare, della nutrizione, della sostenibilità ambientale e del ruolo sociale nelle comunità in cui operiamoci offrono straordinarie opportunità per progettare un modello industriale sempre più proiettato nel futuro. Abbiamo chiare quali sono le priorità per i prossimi anni. Innanzitutto promuovere il benessere delle persone attraverso la nostra offerta, anche con attività di marketing che informino in modo trasparente i consumatori e facilitino scelte responsabili. Vogliamo, inoltre, promuovere l’adozione di diete alimentari sostenibili e favorire metodi di coltivazione delle materie prime, che riducano gli impatti ambientali, garantiscano qualità dei raccolti e sviluppo degli agricoltori locali».
Il nuovo rapporto-progetto di Barilla si chiama «Buono per Te, Buono per il Pianeta» e serve ad evidenziare i principali risultati raggiunti dal gruppo di Parma, su questo tema, indicato quale prioritario anche dalla recente 70ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Negli ultimi cinque anni il gruppo emiliano – come racconta Il Giornale – gruppo leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti in Scandinavia, con 29 sedi produttive e un fatturato di 3.383 milioni – ha riformulato ben 219 prodotti: meno grassi, sale e zucchero (che tra l’altro crea dipendenza), più fibre e una crescita costante nell’offerta di prodotti integrali.