I farmaci d’estate soffrono il caldo e possono diventare meno efficaci e dannosi, esattamente come i cibi scaduti, per questo prima di usarli occorre controllarne l’aspetto e prima che arrivi l’estate è importante conservarli correttamente.
L’Agenzia italiana del farmaco indica come inizio di rischio i 25° centigradi, per cui bastano anche poche giornate di temperature eccessive per ridurre la data di scadenza. In estate quindi per prima cosa bisogna controllare l’aspetto dei medicinali e valutare soprattutto se appaiono diversi dal solito, se presentano dei difetti e se ci sono dei dubbi è sempre meglio consultare il farmacista o il medico prima di assumerli. Per esempio se ci sono particelle solide in sospensione o sul fondo, se è cambiato il colore o l’odore, oppure se è stata modificata la consistenza del medicinale, è meglio approfondire l’argomento.
Se poi si decidesse di assumere ugualmente il medicinale, anche quando non appaia danneggiato, occorre valutare se ci sono dei malesseri collegati alla terapia farmacologica. Di base bisogna ricordare che le formulazioni liquide, contenendo acqua, sono in genere termolabili, cioè maggiormente sensibili alle alte temperature. Federfarma Verona che ha definito gli accorgimenti per i pazienti, spiega anche che
durante i viaggi, “e quando non sia possibile conservarli in frigo per soggiorni fuori casa, trasportare i farmaci in un contenitore termico e tenerli nell’abitacolo dell’auto evitando le alte temperature del bagagliaio. In valigia non mettere alla rinfusa i farmaci in un unico contenitore per risparmiare spazio, perché potrebbe essere causa di errata assunzione quando ci si trova in vacanza. Si ricorda anche che il tradizionale portapillole, che non è adibito al trasporto, può surriscaldarsi o rilasciare sostanze nocive alterando le caratteristiche del prodotto”.
