La Sla, Sclerosi laterale amiotrofica, è destinata a crescere in modo esponenziale, soprattutto tra le donne. E’ questo il risultato di una ricerca italo-americano appena pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Nature Communication che individua il genere femminile più a rischio. La Sla non è più una malattia poco comune, ma si stima che nel 2040 la crescita media dei malati nel mondo toccherà il 32%. Numeri che fanno rabbrividire e che, purtroppo, disegnano un quadro poco incoraggiante.
Il professor Adriano Chiò, responsabile del Centro Sla dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, inquadra la situazione:
L’aumento della malattia varierà da circa il 20% in Europa al 35% negli Stati Uniti a oltre il 50% in Cina. In Africa ci sarà un incremento del 100%. La malattia colpisce soprattutto dai 50 anni in poi e questo spiega il balzo in Africa, dove la vita media si sta alzando. È il paradosso del successo della medicina che ci regala meravigliosi novantenni pieni di acciacchi
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Le donne però saranno la categoria più a rischio. Il motivo lo spiega il professor Adriano Chiò:
Sono diventate sempre più simili agli uomini, nel bene e nel male. Male il fumo, che rientra tra i fattori di rischio. Bene l’accesso a professioni manuali o a sport intensivi, che però costituiscono altri fattori di rischio. Meglio se certe cose non le avessero copiate, ma è un pacchetto completo: prendi tutto o niente
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