Quando si tratta di benessere intimo le donne sono sempre molto più attente degli uomini: fanno prevenzione con regolari visite dal ginecologo ma hanno il vizio del fai da te quando devono curare quelli che considerano piccoli acciacchi. E così ecco che molto spesso le donne usano creme e prodotti da banco senza che un medico glieli abbia prescritti.
Un errore da evitare, come sottolinea Francesco De Seta della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Ospedale materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste. In caso di perdite, prurito e arrossamento
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le donne pensano tutte che la colpa sia di un’infezione. Non è detto, perché un buon 40 per cento di casi dipende da irritazioni su base allergica o simili: in queste situazioni applicare antibiotici o antifungini è un grosso errore. Le donne più a rischio sono quelle che hanno già avuto infezioni, come candidosi o vaginiti batteriche: molte si curano come hanno fatto in passato ma è stato dimostrato che nel 60 per cento dei casi non è una strategia corretta perché il disturbo è diverso. Morale, in caso di sintomi di qualunque genere è sempre meglio parlarne al ginecologo e nel frattempo, se proprio si vuole intervenire, usare solo farmaci da banco sintomatici, per esempio per alleviare il prurito
Le donne fanno anche un uso inappropriato e abbondante di lavande vaginali che, se non strettamente necessarie, possono risultare aggressive sulle mucose delicate dell’apparato genitale. Anche rispetto a questo tipo di medicinale, il fai da te è altamente sconsigliato per il benessere intimo.
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