Ogni allergologo sa che diagnosticare un’allergia al nichel è condannare una persona a non mangiare alcuni alimenti, a non toccare alcuni prodotti, a non consumare alcuni beni. Facciamo il punto della situazione cercando di capire i rimedi per chi è allergico al nichel e la disponibilità di un vaccino.
Il nichel si trova ovunque: nelle chiavi e negli oggetti di bigiotteria, nei centesimi di euro ma anche in alcuni alimenti come pomodori e pere. Chi è allergico al nichel dovrebbe seguire un trattamento particolare e in alcuni casi affidarsi ai farmaci che attenuano psoriasi e reazioni allergiche di altro tipo.
In genere la prima cosa che è suggerita a chi è allergico al nichel è un trattamento di desensibilizzazione al metallo. Peccato che questi trattamenti non sempre portino ai risultati desiderati. Il medico, prendendo nota dei malesseri e dei peggioramenti, in genere suggerisce di interrompere il trattamento ma poi con il nichel come si fa?
Il nichel, infatti, è contenuto in tantissimi manufatti che arrivano a contatto con la pelle e possono essere deleteri: dagli accessori metallici, fino alle montature degli occhiali, fino alle chiavi. Poi ci sono anche tanti alimenti che bisognerebbe conoscere ed evitare accuratamente: il cioccolato, per esempio, ma anche il pomodoro e i legumi, nonché la frutta secca a guscio e una serie di alimenti animali che sono conservati negli involucri metallici.
Il nichel, in genere, provoca l’orticaria ma in casi molto più gravi può arrivare a determinare la cosiddetta Sindrome sistemica da allergia a nichel. È già stato preparato un vaccino? Si discute anche di questo. La risposta però è negativa perché l’allergia sistemica al nichel non è molto diffusa per cui dopo la diagnosi si può adottare una dieta ad hoc ed eseguire un trattamento di desensibilizzante che è efficace sui sintomi sistemici in oltre il 70% dei casi ma non si può fare molto altro.