In gravidanza così come durante l’allattamento, la tentazione è quella di mangiare tanto ma non nel migliore dei modi. Gli attacchi di fame sono frequenti ma bisogna resistere e pensare a fornire al neonato il miglior apporto nutrizionale.
Così come abbiamo indicato i consigli del Ministero della Salute per la dieta delle donne incinte, adesso passiamo in rassegna altri consigli che arrivano dalla Fondazione Veronesi e sono dedicati alle donne che vivono già la fase dell’allattamento.
Durante l’allattamento è necessario un maggior apporto di energia e di alcuni principi nutritivi, per compensare le perdite dovute alla produzione di latte. La donna in questa fase deve privilegiare alimenti iperproteici, e deve sfruttare tutta l’energia che ha accumulato come riserve corporee durante la gestazione. In pratica si calcola che per secernere la quantità media di latte giornaliera (circa 850-1.000 ml) occorrono alla donna 500 kcal in più rispetto al fabbisogno quotidiano normale. La Fondazione Veronesi dà consigli sulle bevande e sulle calorie:
- BEVANDE – La nutrice deve bere molto, poiché l’acqua è il costituente fondamentale del latte; si possono bere tisane a base di erbe (come camomilla, melissa, ecc) sempre facendo attenzione che queste non alterino il sapore del latte.
- CALORIE – Va aumentata la quota calorica assegnata alle proteine; fino al 20% delle calorie totali giornaliere, a scapito di quella glucidica (50%), mentre la quota lipidica resta stabile sul 30% circa. Per esempio, l’aumentato fabbisogno calorico può essere soddisfatto da 50 g di pane, 150 g di carne e un cucchiaio d’olio. Quindi occorre soddisfare gli aumentati fabbisogni di alcuni elementi inorganici (calcio, iodio, magnesio e zinco soprattutto) e di vitamine (praticamente tutte con particolare attenzione per la A e la D). Oltre ai cereali, ai pesci e a carni magre, al fegato e ai lipidi prevalentemente d’origine vegetale, gli alimenti da preferire sono latte latticini, formaggi e frutta e verdura.