La tecnologia può essere davvero molto utile per il trattamento della sclerosi multipla. Se ne è parlato ieri in occasione del primo bootcamp ‘TechCare: dalla cura al prendersi cura’, primo appuntamento organizzato per migliorare la vita delle persone con sclerosi multipla, lanciato da Sanofi Genzyme insieme a Talent Garden e Aism (Associazione italiana sclerosi multipla)
E tra le tante idee proposte, il bastone hi-tech si è aggiudicato la vittoria, in questa speciale gara di tecnologie messe a punto per il trattamento della sclerosi multipla. Cinque le idee hi-tech che sono saltate fuori da questo incontro: il wearable hi-tech che misura il battito cardiaco e monitora lo stile di vita. In più geolocalizza i servizi igienici pubblici più vicini. Oppure l’App delle barriere architettoniche, in grado di selezionare le strutture turistiche e mediche nel mondo attente alla disabilità. Quella che ha vinto è il bastone-deambulatore che dialoga con lo smartphone, legge la temperatura, ricorda i farmaci da prendere e può effettuare chiamate di emergenza.
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Uno strumento che dunque può davvero essere di aiuto per le persone affette da sclerosi multipla che ad esso si possono affidare per avere piccoli grandi vantaggi nella vita di tutti i giorni. Il bastone-deambulatore infatti sta in piedi da solo ed è multitasking, caratteristiche importanti per le persone con sclerosi multipla.
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Insomma mai come contro questa malattia la tecnologia può rivestire un ruolo delicato e importante. Occorre investire in questa direzione.
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