In occasione della Giornata mondiale, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia inquadra la situazione sui metodi contraccettivi usati dalle donne italiane per mettersi al riparo da gravidanze indesiderate. E quello che salta fuori è che in materia di contraccezione molte donne usano sistemi davvero poco sicuri che non offrono garanzie su eventuali gravidanze.
► SESSO: PRIMA VOLTA SENZA CONTRACCEZIONE PER LE GIOVANI
In occasione dela Giornata mondiale, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia inquadra la situazione sui metodi contraccettivi usati dalle donne italiane per mettersi al riparo da eventuali gravidanze indesiderate, sempre molto frequenti. E quello che salta fuori è che in materia di contraccezione molte donne usano sistemi davvero poco sicuri che non offrono garanzie su eventuali gravidanze.
► PILLOLA ANTI-CONCEZIONALE: OLTRE LA CONTRACCEZIONE
Tra le donne intervistate sulla contraccezione, si è rilevato che: il 17,5% delle donne ricorre alla pratica del coito interrotto, il 4,2% si affida ai metodi naturali e il 3,1% alla buona sorte o altri rimedi. La contraccezione ormonale viene scelta invece solo dal 16,2% delle donne del campione intervistato. Paolo Scollo, presidente nazionale della Sigo, inquadra meglio la situazione:
Secondo l’indagine internazionale il 62% delle italiane cambierebbe il proprio sistema chiedendo consiglio al ginecologo, il migliore alleato del benessere femminile. Solo l’8% preferirebbe leggere consigli o opinioni su internet dove non sempre le notizie sono certificate. Una donna su due è alla ricerca di un contraccettivo fit and forget (metti e dimentica) che garantisca una maggiore serenità e che sia più comodo rispetto a pillola, anello o cerotto
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