Sabato notte torna l’ora solare. La scarsa qualità del sonno lamentata da un terzo degli italiani, troverà un capro espiatorio: il 48% delle persone che sono state intervistate in un’indagine della Philips ha detto che soffre di disturbi del sonno in prossimità del cambio dell’ora.
“Bisogna sottolineare che non tutti soffrono del ritorno all’ora solare. La capacità di adattamento al nuovo orario dipende dal cronotipo, cioè dalla propensione a dormire in determinati orari nell’arco delle 24 ore. In questo caso il cronotipo ‘gufo’ sta meglio: va a letto tardi, dorme un’ora in più al mattino”, afferma Luigi Ferini-Strambi, presidente della World Association of Sleep Medicine, sottolineando che “il ‘mini-jet lag’ legato al cambiamento di orario può creare problemi, ma solo per qualche giorno; il riadattamento è abbastanza rapido. Ma ci aspettano giornate più corte e sostanzialmente più buie: questo comporta una diminuzione della serotonina, che può incidere negativamente sull’umore”.
Queste sono parole riassuntive ma la ricerca parla chiaro: quando cambia l’ora e torna l’ora solare, i disturbi del sonno si fanno più acuti. Scrive pertanto l’Adnkronos dando i numeri della ricerca:
Dallo studio emerge che i principali sintomi, comuni ad entrambi i cambi dell’ora, sono il calo di energie e il relativo senso di stanchezza, la sonnolenza, durante il giorno, e la difficoltà a concentrarsi. Il ritorno all’ora solare, rispetto all’ora legale, causa invece una maggiore irritabilità (27% rispetto al 19%), sbalzi di umore (26% rispetto al 20%) e senso di depressione(26% rispetto al 16%). Mentre gli effetti collaterali più diffusi sono la difficoltà di risveglio al mattino per il 34% degli intervistati e altrettanto ad addormentarsi alla sera per il 30%.