Si sente spesso parlare di acne ma molto meno di acne inversa. Sapete che cos’è? Si tratta di una malattia della pelle che è caratterizzata da aree di infiammazione con alterazioni cutanee. Sulla pelle dunque appaiono brufoli ma anche noduli, lesioni maggiori e cicatrici.
Così come l’acne tradizionale, anche l’acne inversa ha un notevole impatto negativo sulla qualità della vita. Chi ne soffre si vergogna a mostrarsi con una pelle sciupata e molto spesso tende a isolarsi. L’acne inversa colpisce l’1% della popolazione ma per aumentare l’attenzione verso una malattia invalidante dal punto di vista psicologico, la Inversa Onlus, associazione che chiama a raccolta i pazienti affetti da acne inversa, ha lanciato una campagna d’informazione Facebook denominata Hs – Dona i Tuoi Amici, in collaborazione con AbbVie. Giusi Pintori, presidente Inversa Onlus, ha sottolineato l’importanza di trattare questa malattia della pelle nel modo giusto.
► PIÙ ACNE DA GIOVANI, MENO RUGHE DA VECCHI!
L’idrosadenite suppurativa, detta anche acne inversa, è una patologia che genera un elevato impatto sulla qualità di vita e sul benessere delle persone e sui familiari. Le iniziative volte a migliorare la conoscenza di questa malattia sono essenziali, poiché ad oggi l’Hs è ancora sconosciuta
E Giuseppe Monfrecola, direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, illustra alcuni dei sintomi tipici dell’acne inversa:
È caratterizzata dall’insorgenza di dolorosi noduli infiammatori sottocutanei che tendono a formare ascessi che si aprono sulla superficie corporea lberando una secrezione purulenta e maleodorante. In molti casi si possono avere tragitti fistolosi, sia superficiali che profondi, e formazione di cicatrici rilevate e retraenti. Le sedi tipiche in entrambi i sessi sono: ascelle, inguine, area genitale-perineale e perianale; inoltre regione mammaria nella donna e glutei negli uomini
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