L’influenza 2017 ha fatto strage, è proprio il caso di dirlo: superato il picco previsto, con quasi 3 milioni e mezzo di italiani a letto (458mila solo nell’ultima settimana). E purtroppo c’è da registrare anche la morte di 19 persone a causa di complicazioni legate a questo disturbo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) mantiene alta la tensione: le persone di oltre 65 anni sono state quelle più frequentemente associate a forme gravi di infezione.
Le previsioni erano infatti state poco rosee con il picco dell’influenza previsto per le vacanze di Natale. Dalla fine di dicembre ad oggi è stato un susseguirsi di persone che si sono ammalate anche se la situazione adesso sembra essere in leggero miglioramento. Il nuovo rapporto epidemiologico InfluNet, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dice infatti che nella settimana dal 16 al 22 gennaio il numero di casi di influenza è sceso a 7,55 per mille assistiti, a fronte degli 8,59 della settimana precedentemente.
I più colpiti, nemmeno a dirlo, sono stati bambini e anziani, le categorie considerate più deboli e quindi più a rischio. La fascia di età pediatrica è quella in cui il virus circola più facilmente, complice anche il fatto che frequentando gli asili i virus hanno più possibilità di essere passati da un bimbo all’altro. Insomma mai come quest’anno l’influenza di è presentata in modo massiccio, costringendo a letto tantissimi italiani alle prese con febbre, tosse, mal di gola.
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