I pidocchi si fanno sempre più resistenti, al pari dei batteri: ecco perché per combatterli è necessario utilizzare farmaci piuttosto che rimedi casalinghi che un tempo potevano anche rivelarsi efficaci ma oggi decisamente meno. A lanciare l’allarme è una ricerca condotta negli Stati Uniti da Ellen Koch, dermatologa dell’Università di Pittsburgh, insieme a Bernad Cohen dell’Università John Hopkins di Baltimora: sulla rivista Pediatric Dermatology parlano chiaramente di superlice, tradotto super pidocchi, ovvero animaletti davvero eccessivamente resistenti e difficili da mandare via.
E quindi, soprattutto in vista della scuola (dove generalmente i pidocchi vengono trasmessi con facilità da bambino a bambino) è il caso di alzare la soglia di attenzione per evitare di incappare nel problema o farlo durare troppo a lungo. Afferma la dottoressa Ellen Koch:
Il tasso di fallimenti dei prodotti come le piretrine e la permetrina appare cresciuto drammaticamente in diverse aree degli Stati Uniti. Questo porta a un aumento dei costi e delle giornate perdute a scuola o sul lavoro, oltre che della frustrazione nei nostri pazienti
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Negli Stati Uniti insomma quello dei pidocchi è un problema piuttosto serio che coinvolge in gran parte i piccoli ma riguarda anche gli adulti. Anche in Italia il trend è lo stesso. I pidocchi sono molto frequenti nei bambini che frequentano la scuola ma possono fare capolino – anche se con meno frequenza – anche negli adulti. Per il momento però i trattamenti in commercio sembrano trovare buon riscontro.
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