Cosa sappiamo a proposito di due tematiche sempre più delicate qui in Italia
Cefalee ed emicranie rientrano nella fascia dei disturbi per i quali si fa ampio ricorso ad una visita medica. Questa tipologia di fastidio ha un’elevata incidenza fra la popolazione. A soffrirne, anche solo periodicamente, è addirittura il 96% degli individui, con un’elevata incidenza della rappresentanza femminile.
Quello che comunemente definiamo mal di testa, di fatto, vanta una classificazione ben precisa. Ed è così che impariamo a conoscere emicranie, cefalee tensive, cefalea a grappolo, cefalee autonomico-trigeminali, che rientrano nel gruppo delle cefalee primarie. Apprendiamo quali disturbi appartengono alle cefalee secondarie, e valutiamo più da vicino tutta una serie di problematiche come quelle legate alla cefalea oftalmica, una particolare forma di mal di testa che si abbina, nella stragrande maggioranza dei casi, a sintomi visivi e a possibili fenomeni neurologici.
Emicrania con o senza aura
L’emicrania vede una suddivisione in due categorie ovvero con o senza aura con disturbi frequenti o saltuari, con dolori che colpiscono una sola parte della testa o entrambe.
Nelle forme più acute, o nel caso in cui l’emicrania dovesse entrare nella fase cronica, il disturbo potrebbe essere di tale portata da influenzare negativamente la qualità della vita.
Ad accompagnare l’emicrania e il dolore possiamo trovare tutta un’altra serie di sintomi fra cui i più evidenti sono nausea, vomito, fotofobia e fonofobia.
Fra le cause legate all’insorgere dell’emicrania troviamo l’esposizione diretta o prolungata a fonti di luce, suoni o rumori piuttosto intensi, le alterazioni ormonali, uno stile di vita irregolare e poco sano, l’assunzione di alcuni cibi e bevande e non ultime l’ansia, lo stress e la depressione.
L’emicrania si può curare con farmaci specifici tipo analgesici o anti-infiammatori. Se il problema persiste è bene consultare un medico per capire quali sono le cause scatenanti e trovare soluzioni stabili e durature.
Cefalea oftalmica
La cefalea oftalmica si presenta con un insistente dolore al cranio, localizzato in un punto specifico o in una forma diffusa.
Natura e cause della cefalea oftalmica non sempre sono facili da individuare. Questa tipologia di cefalea può avere quale origine un difetto visivo al quale non si è trovata la giusta soluzione.
Parliamo di problematiche quali la miopia, l’ipermetropia o l’astigmatismo, così come la nevralgia del nervo trigemino.
L’insorgere della cefalea oftalmica può essere legato anche ad anomalie cerebrali, le cui cause non sempre sono così chiare ed evidenti, ma anche alla vasodilatazione dei vasi sanguigni. Non sono rari i casi in cui la cefalea è conseguenza di una contrazione muscolare pericranica o dell’attivazione di alcune fibre nervose.
In caso di cefalea oftalmica vale la pena procedere con una visita oculistica, quale primo passaggio.
Quanto alle cure il consiglio degli specialisti è quello di adottare uno stile di vita corretto, evitando accuratamente comportamenti che possono innescare crisi e dolori.
Per tenere a bada le fitte, come da prescrizione medica, si possono assumere farmaci analgesici o antiemetici, perfetti anche per combattere la nausea.
La cefalea oftalmica colpisce maggiormente le giovani donne entro i 40 anni di vita. Si tratta di un disturbo che coinvolge con larga insistenza i soggetti che hanno una netta predisposizione famigliare o personale.