Informazioni importanti sul primo caso riscontrato anche qui in Italia
Ci sono notizie contrastanti ed anche alcuni titoli di addetti ai lavori che certo non aiutano a fare chiarezza sulla storia del primo cane positivo al Covid in Italia. A novembre 2020, dunque, dobbiamo prendere atto delle prime notizie accertate sotto questo punto di vista, stando a quanto trapelato stamane. Da chi è arrivata la conferma sull’autenticità della notizia? In queste ore sono arrivate precisazioni, tramite intervista rilasciata ad Adnkronos Salute, da Nicola Decaro. Stiamo parlando del professore ordinario di malattie infettive degli animali all’Università di Bari.
Tutti i dettagli sul primo cane positivo al Covid in Italia
Secondo il docente, come è stato riportato anche da Bufale, il cane è asintomatico e a quanto pare la fortuna ha voluto che fosse intercettato in tempi utili. Il motivo sta nel fatto che la famiglia dell’animale ha permesso di testarlo all’interno di un progetto di ricerca. Si tratta di un’analisi che da un po’ di tempo a questa parte viene condotta sui cani e i gatti. Questo è il primo esemplare trovato con il virus ancora presente, a differenza di quanto riscontrato in altri casi in giro per il mondo. Dunque, con presenza dell’Rna virale:
“La barboncina è stata contagiata dalla famiglia, ma non corre nessun pericolo. E voglio tranquillizzare chi ha animali domestici a casa, non c’è nessun pericolo. A livello mondiale tutti i casi di cani, e gatti che spesso sono più sensibili al coronavirus, positivi sono asintomatici. E saranno circa una ventina i casi conosciuti, con una carica batterica molto bassa e quindi non infettante. Come anche il caso della barboncina di Bitonto, che è fuori dalla nostra ricerca però”.
Fondamentale, dunque, evidenziare che sia autentica la notizia del cane positivo al Covid in Italia, ma è altrettanto fondamentale evidenziare che la sua carica virale sia quasi pari a zero. Tradotto, questo vuol dire che l’animale non sia contagioso.
Vedremo nei prossimi giorni se verranno fuori ulteriori informazioni su questa vicenda, ma è chiaro che al momento il primo caso di cane positivo al Covid debba essere inquadrato nel modo giusto, senza creare ulteriori ansie in Italia.