Tutto quello che dobbiamo sapere per imparare a riconoscere i sintomi influenzali
L’influenza stagionale comprende una sintomatologia varia che si distingue rispetto ad altre malattie tipiche invernali, perché insorge in modo improvviso e molto brusco. I sintomi dell’influenza si manifestano in breve tempo, dopo circa 1 giorno di contagio e causa un attacco all’organismo del corpo umano non indifferente.
Il principale sintomo che contraddistingue l’influenza dalle altre malattie causate dai virus è la febbre, perché l’aumento della temperatura corporea è uno speciale strumento con cui il sistema immunitario cerca di eliminare i virus che, generalmente, non resistono alle alte temperature.
La febbre si presenta sempre in modo brusco e può variare dai 38°C ai 40°C circa, può durare fino a 4 giorni e necessita di un trattamento farmacologico. Assieme alla febbre, i sintomi più comuni sono la tosse, il mal di gola e il raffreddore. In questi casi, è necessario unire il trattamento farmacologico all’assunzione di integratori e vitamine che rafforzano l’organismo e, se assunti prima dell’inverno, sono utili anche a prevenire l’influenza.
I sintomi tipici dell’influenza stagionale
Oltre alla febbre, il sintomo caratteristico dell’influenza è la tosse, attraverso cui il corpo cerca di liberarsi dal virus presente nelle vie respiratorie e nel muco che intrappola i microrganismi. La tosse può presentarsi in due forme: secca o grassa. Può essere accompagnata da dolori al petto e nei casi gravi può curare infezioni ai polmoni o ai bronchi, aggravando il quadro clinico.
Un sintomo molto comune nella maggior parte dei pazienti con influenza è il mal di testa, che si manifesta con un’entità forte ed è accompagnata dai dolori muscolari e alle articolazioni. I dolori muscolari, alle articolazioni e la debolezza fisica sono molto intensi durante l’influenza e possono durare anche fino a 3 settimane.
Tutti questi sintomi compaiono all’improvviso entro 4 giorni dal contagio e sono accompagnati da un’elevata sudorazione e spesso possono insorgere anche nausea, vomito, cefalea e convulsioni, in caso di febbre molto elevata superiore ai 40°C.
La durata dell’influenza e le cause
Raramente l’influenza può portare al ricovero ospedaliero, tranne in caso di convulsioni che spesso possono insorgere nei bambini con la febbre alta o in presenza di una grave difficoltà respiratoria. In generale, la durata dell’influenza varia intorno ad una o due settimane: la febbre inizia a scomparire dopo 4 giorni, assieme ai dolori muscolari, mentre il mal di testa e altri disturbi possono durare fino ad una settimana. La tosse e il raffreddore possono insorgere subito o successivamente e durano anche 2 settimane, accompagnati da un senso di spossatezza perenne.
Se i sintomi tendono a non cessare entro una settimana, è consigliato contattare il medico e verificare la presenza di eventuali complicazioni che possono aggravare il quadro clinico.
Le cause dell’influenza sono molte, alcune legate al virus ed altre legate alle pessime abitudini che indeboliscono il sistema immunitario:
- Stare spesso in luoghi chiusi, che rappresentano i luoghi dove il virus si trasmette con più facilità;
- Scarso esercizio fisico e dieta non equilibrata, che indeboliscono il sistema immunitario e la reazione dell’organismo durante la guarigione;
- Stress, rende l’organismo vulnerabile e aumenta fino al 20% la possibilità di ammalarsi di influenza;
- Eccessivo uso di fumo e alcool, entrambi possono causare complicazioni alle vie respiratorie e sono la principale causa di polmoniti e bronchiti che si scaturiscono durante o dopo la semplice influenza stagionale.
I soggetti più fragili che possono incorrere a complicazioni sono i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza, le persone con patologie croniche, le persone con malattie del cuore o ai polmoni, persone malate di Hiv e Aids, coloro che sono soggetti a chemioterapie e trattamenti farmacologici molto forti che indeboliscono il sistema immunitario.