Calazio oculare: cause dell’infiammazione e cure

di Daniele Pace Commenta

Come curare il calazio della palpebra

Il calazio è un’infiammazione che interessa le ghiandole sebacee palpebrali. Suddetta patologia oculare, è causata dall’occlusione delle ghiandole, con conseguente gonfiore e arrossamento. Il calazio può interessare sia la palpebra superiore che quella inferiore, e può manifestarsi sia all’esterno, quindi sulla zona ciliare della palpebra, che all’interno, nella zona della congiuntiva. Il rigonfiamento del margine palpebrale, può causare problemi di tipo visivo e dolore, per cui, è necessario intervenire con dei trattamenti medicali specifici, volti a sfiammare la zona e/o a favorire la fuoriuscita del sebo.

 

Il calazio è una cisti sebacea, anche apostrofata come lipogranuloma, causata dall’ostruzione delle ghiandole di Meibomio: suddetta ostruzione, può avere origini varie (scarsa detersione della zona, particolare sensibilità, carenza di difese immunitarie, stress), o può anche avere origini di tipo infettivo. Non è raro che i casi di calazio, siano associati ad altre patologie oculari di tipo infettivo, come l’orzaiolo o la blefarite, di cui il calazio stesso, rappresenta una conseguenza o un’evoluzione. In una fase iniziale della sua stessa manifestazione, esso può essere confuso con le infezioni sopra elencate, proprio a causa della somiglianza dei sintomi. Il calazio infatti, cosi come l’orzaiolo e la blefarite, si manifesta inizialmente con un rigonfiamento palpebrale, a cui seguono rossore e altri sintomi, quali fotofobia, visione offuscata e dolore se la cisti cresce in modo eccessivo.

 

Esistono diverse tipologie di cure: il primo step è quello di consultare il proprio oculista per una diagnosi dettagliata. E’ consigliabile applicare degli impacchi di acqua calda, o di camomilla con delle garze o con dell’ovatta sulla zona interessata affinchè la pelle si distenda favorendo la fuoriuscita del sebo formatosi in quella zona. Se il calazio è associato ad una blefarite o ha origini infettive, è consigliabile che venga trattato con degli antibiotici in loco, gocce e pomate da applicare nella sacca congiuntivale, che aiuteranno a ridurre l’infezione e a ridurre l’infiammazione nella zona. Se la cisti matura lentamente senza ridursi, è necessario che l’oculista pratichi una leggera incisione, al fine di liberare la zona ostruita. Sia prima che dopo l’intervento dovrà essere effettuata una cura antibiotica e l’occhio interessato dovrà restare a riposo coperto da una benda, al fine di evitare un’infezione batterica.

 

Il calazio è un’infiammazione longeva che tende a risolversi in un tempo abbastanza prolungato: il periodo di guarigione va dalle due settimane ai due mesi, durante i quali, la cisti può crescere e provocare ulteriori fastidi. E’ importante tenere sempre la zona interessata perfettamente pulita e detersa.

 

 

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