Benessere a scuola dei bambini con ADHD

di Daniele Pace Commenta

Indicazioni utili per chi intende approcciare in modo corretto un tema delicato

L’ADHD, ovvero Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta nell’infanzia e che, in un numero limitato di casi, può persistere in età adulta. Caratterizzato da difficoltà di attenzione, iperattività e impulsività, l’ADHD può influenzare significativamente la vita dei bambini, compresa la loro esperienza scolastica.

Benessere a scuola dei bambini

La scuola, infatti, è un ambiente ben strutturato che può risultare particolarmente impegnativo per i bambini in cui è presente tale condizione. Le richieste di attenzione prolungata, la necessità di seguire le indicazioni degli insegnanti e di completare i compiti entro tempi definiti possono costituire una sfida di non poco conto.

Di conseguenza, i bambini affetti da Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività possono sperimentare difficoltà di apprendimento, problemi di comportamento e difficoltà nelle relazioni con i compagni e gli insegnanti.

Saper riconoscere le esigenze specifiche dei bambini con ADHD e adottare strategie mirate può fare la differenza nel garantire a questi bambini un’esperienza scolastica più serena e produttiva, contribuendo al loro benessere complessivo.

Il ruolo dell’insegnante e della scuola

Un ruolo fondamentale nel promuovere il benessere dei bambini con ADHD all’interno del contesto scolastico è quello dell’insegnante. Non è certo difficile intuire che educatori correttamente informati sul disturbo sono meglio preparati per riconoscere i segni e i sintomi dell’ADHD e per adottare strategie adeguate.

Le difficoltà dei bambini con ADHD per quanto riguarda l’attenzione e la tendenza a comportamenti impulsivi non devono essere interpretate come una mancanza di impegno o di una cattiva educazione, ma come manifestazioni dovute a uno specifico disturbo.

Grazie a una formazione specifica e all’utilizzo di strategie didattiche adeguate, l’insegnante può creare un ambiente di apprendimento efficace e inclusivo. Per esempio, adattare i compiti alle specifiche esigenze del bambino, fornirgli feedback positivi, coinvolgerlo in attività di gruppo, incoraggiarlo a partecipare in modo attivo in classe ecc. può sicuramente facilitarne l’apprendimento e i rapporti con i compagni.

Inoltre, la collaborazione tra insegnanti, genitori e professionisti della salute mentale è importante per garantire un intervento coordinato e personalizzato.

Il supporto psicologico e la collaborazione con la famiglia

Il supporto psicologico è fondamentale per i bambini con ADHD e per le loro famiglie. Fra i rischi legati a questa condizione, infatti, ci sono quelli di sviluppare una scarsa autostima o di sentirsi esclusi dagli altri bambini a causa delle loro difficoltà.

In questo contesto, il supporto di uno psicologo online può rappresentare una risorsa interessante per garantire un aiuto immediato e facilmente accessibile, anche al di fuori degli orari scolastici (alcuni servizi di psicologia online sono attivi anche nei week-end).

Attraverso colloqui individuali lo psicologo può insegnare ai bambini strategie cognitive-comportamentali per migliorare l’attenzione, la gestione delle emozioni e le abilità sociali. Lo specialista inoltre fornisce ai genitori consigli pratici per sostenere i loro figli e per collaborare efficacemente con la scuola. Se ben coordinati, questi interventi possono avere un impatto positivo significativo sul benessere emotivo del bambino nell’ambiente scolastico.

In estrema sintesi: promuovere il benessere a scuola dei bambini con ADHD richiede un approccio a più dimensioni che includa una formazione specifica degli insegnanti, un supporto psicologico, il ricorso a strategie didattiche mirate e, ovviamente, anche una stretta collaborazione tra la scuola e i genitori.

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