Il nuoto è uno degli sport più completi e salutari, perché permette di allenare contemporaneamente i muscoli di braccia e gambe, migliora la capacità polmonare, la resistenza e stimolare positivamente il sistema cardiovascolare. Ma si dovrà fare i conti con i trialometani: anche i più assidui nuotatori forse non li conoscono. Eppure sono sostanze presenti nelle piscine.
Una ricerca condotta su 1.270 persone ha verificato che nuotare spesso nell’acqua ricca di fluoro favorisce la comparsa di tumore alla vescica, a causa proprio dei trialometani. Questi composti chimici vengono assorbiti attraverso la pelle, sia nuotando, sia facendo docce o bagni in acque clorate.
Anche chi beve acqua in bottiglia per evitare il cloro degli acquedotti, se poi frequenta a lungo le piscine si espone di più al rischio di ammalarsi rispetto a chi non nuota mai, ma beve l’acqua del rubinetto. Niente allarmismi però: affinché la pelle assorba quantità pericolose di trialometani servo molto cloro e, soprattutto, è necessario passare ogni giorno tante ore in acqua.