I biscotti ai bambini sono una grande fonte di energia, buono, dolce e, perciò, molto gradito al piccolo. Ma bisogna fare molta attenzione, contengono carboidrati (zuccheri) sia complessi, ossia che forniscono all’organismo del bambino energia per tutta la giornata, sia semplici, cioè che gli forniscono forza a rapido assorbimento. I biscotti per i bambini sono arricchiti di sali minerali (calcio, fosforo, ferro, sodio) e sono addizionati anche con vitamine del gruppo B.
Infine, contengono fibre, elementi che non nutrono ma aiutano a regolarizzare l’attività intestinale, e grassi (in misura minore rispetto a quelli comuni). I primi biscotti per i bambini, invece, non contengono uova, a rischio di allergia prima dell’anno di età.
Dai 5 mesi si possono dare al piccolo i primi biscotti purché preparati senza glutine e con farine sottoposte a un trattamento che prevede la scomposizione dell’amido contenuto nella farina in zuccheri più digeribili. Dai 6 mesi, si possono dare i primi biscotti contenenti glutine. Non tutti i pediatri sono però d’accordo, preferiscono aspettare l’anno di vita.
Se dato precocemente, infatti, il glutine (contenuto in cereali come frumento, orzo, avena, segale, farro e kamut) può provocare, nei bimbi predisposti, la celiachia, ovvero una seria malattia caratterizzata da disturbi all’apparato digerente come diarrea, scarso accrescimento e arresto della crescita.
A 8 mesi il bimbo è in grado di mangiare i biscotti da solo. In questa fase dello sviluppo i biscotti spronano il piccolo a esplorare il cibo, a coordinare le mani e gli occhi, ad allenarsi alla masticazione e stimolano il cervello e i sensi. A un anno di vita del bambino, potresti anche iniziare a proporgli quelli comuni.