I peli nascono dai follicoli piliferi presenti nel derma, (lo strato profondo della pelle) ed è il patrimonio genetico a predeterminare la loro quantità e il tipo di crescita. Per la crescita di alcuni peli (per esempio, quelli di gambe, braccia, ascelle e pube)) è molto importante l’azione degli ormoni steroidei, costituiti per lo più dagli androgeni (ormoni sessuali maschili) tra i quali il principale è il testosterone, dagli estrogeni (ormoni sessuali femminili) e dai progestinici (il più noto fra questi è il progesterone prodotto da ovaie e placenta). L’effetto di questi ormoni sui peli è diverso: il testosterone, infatti, ne aumenta ritmo di crescita e quantità, mentre gli estrogeni tendono ad attenuarli.
I cambiamenti ormonali, avviati con il concepimento al fine di adattare il corpo nei nove mesi di gravidanza, alterano il lavoro degli estrogeni e portano ad un rallentamento dello sviluppo dei peli superflui, una condizione tipica dell’attesa che comporta il vantaggio di poter ridurre la frequenza degli interventi di depilazione.
Non esistono particolari controindicazioni alla depilazione durante l’attesa ed è anzi molto importante continuare a praticare questo, come altri trattamenti estetici, evitando al contrario di trascurarsi o lasciarsi andare: ciò finirebbe, infatti, per incidere negativamente sull’umore.
È peraltro importante che, sempre a causa dei cambiamenti ormonali caratteristici della gravidanza, la pelle tende a risultare più sensibile e i vasi capillari (vasi sanguigni molto sottili) divengono più fragili.
Tra i metodi cui ricorrere per eliminare i peli superflui nei nove mesi, è meglio evitare la ceretta a caldo che, tenendo conto dell’alta temperatura (circa 40 gradi) con cui viene applicata alla cute e dello strappo del pelo alla radice cui si associa, favorisce il rischio di rottura dei capillari. Controindicati sono anche gli schiarenti a base di acqua ossigenata e ammoniaca, sostanze che possono essere assorbite dall’organismo, e l’elettro depilazione (un trattamento specifico mirato a ottenere una depilazione definitiva tramite lievi scariche elettriche in grado di distruggere il bulbo pilifero) in quanto i suoi effetti sul feto non risultano noti.