Anche i semi di sesamo contengono elevate quantità di fitoestrogeni, sostanze che aiutano a regolare e a riequilibrare le funzioni ormonali, in modo naturale, senza le forzature e i rischi che può comportare una cura con ormoni di sintesi. Ricco di magnesio, di calcio e di fosforo, il sesamo è poi fonte eccezionale di ferro (100 grammi di semi ne contengono ben 20,1 mg). Per migliorarne l’assorbimento, meglio gustare i semi di sesamo insieme alle verdure ricche di vitamina C, come i pomodori e i cavolfiori.
Anche chi è sempre di corsa e vuole qualcosa per tirarsi su, provi i semi di sesamo: grazie all’olio che contengono, ricco di acidi grassi insaturi, sono un ottimo ricostituente muscolare e nervoso. I semi di sesamo non sono buoni soltanto sui panini, ottimo il pane siciliano con i semini sopra, ma anche come condimento per l’insalata o la pasta e sono l’ingrediente base di deliziosi dolci: biscotti, torrone, croccante.
A questo proposito, è da provare la halva: una squisita pasta dolce, energizzante e tonificante, preparata mescolando sesamo macinato e miele. Si può spalmarla sul pane, oppure gustarla a cucchiaini con tè.
Dai semi di sesamo si ricava un olio che ha una composizione particolarmente ricca di acidi grassi del tipo insaturo, quelli “buoni” che esercitano un’azione positiva sul controllo del livello di colesterolo nel sangue. In particolare, è ricco di acido oleico e di acido linoleico, considerato essenziale quest’ultimo perché l’organismo non riesce a sintetizzarlo da solo e deve introdurlo per forza con il cibo.
Poco considerato da noi, i semi di sesamo sono molto usati in Oriente. Un condimento tipico è il tahin, il burro di sesamo, a base di semi tostati e pesati, finemente, perfetto per dare gusto a salse, minestre, brodi e piatti a base di legumi.