L’alluce valgo, è una definizione del “ditone” del piede che risulta deviato verso l’esterno e con la punta rivolta verso le dita. Di solito è accompagnato anche da una deformazione del primo metatarso, che risulta sporgente e varo, cioè deformato verso l’interno. Si parla di alluce valgo quando l’angolo tra il primo e il secondo metatarso, corrispondenti appunto al primo e al secondo dito, è superiore a 8 gradi. Questo è valutabile con una radiografia da eseguire con i piedi sotto carico. La comparsa dei sintomi può essere subdola, poiché caratterizzata il più delle volte da un dolore intenso, che può attenuarsi per poi ripresentarsi, mentre la deformità del dito si manifesta solo in fase avanzata della malattia.
Un problema non da poco, se si considera che la nuova posizione dell’articolazione costringe la persona a camminare in maniera scorretta, con il rischio di assumere posizioni sbagliate nel tentativo di non sentire il dolore (atteggiamento antalgico di difesa). Occupando spazio nelle scarpe, inoltre, la sporgenza ossea impone l’uso di calzature comode, se non fabbricate su misura, per evitare che le altre dita si accavallino tra di loro. In più, tutta la colonna vertebrale potrebbe risentire della nuova situazione di adattamento meccanico.
Prima precauzione per l’alluce valgo sono le scarpe che si usano, quelle a punta stretta provocano una pressione eccessiva sulle dita, che fa spostare sia l’alluce, sia l’ultimo dito verso la parte interna del piede e, così, le altre dita risultano schiacciate. Queste pressioni aumentano ancora di più quando le scarpe hanno il tacco alto, perchè tutto il peso del corpo si sposta verso l’avampiede Anche l’uso di scarpe rigide e poco ammortizzanti può impedire o limitare la naturale elasticizzazione delle dita nel corso della camminata.
Sono più di 100 le tecniche chirurgiche per correggere l’alluce valgo. Non si tratta solo di una deformazione estetica, ma di un disturbo funzionale, frequente e doloroso, che colpisce soprattutto le donne, ma anche gli uomini non sono risparmiati. Non esiste un intervento standard, fondamentale risulta lo studio preliminare del piede, radiografie, esame per misurare le pressioni plantari nella fase statica e dinamica, corretta misurazione degli angoli del piede.
C’è oggi una tecnica di chirurgia per operare l’alluce valgo, che non utilizza viti o chiodi e si esegue in anestesia locale. E dopo l’intervento mininvasivo, che non lascia cicatrici e si può fare in day hospital, basta un semplice bendaggio e le ossa si allineano da sole, grazie al carico progressivo. Attraverso piccoli tagli inferiori al centimetro, vengono inserite delle frese di dimensioni contenute, necessarie a creare delle fratture delle ossa del piede. I tempi di ripresa sono molto brevi, come già detto basta un semplice bendaggio e le ossa si allineano da sole e si torna a camminare mediamente dopo quattro-dieci giorni, con semplice scarpe da walking.